Sette provvedimenti per bancarotta: nel mirino due aziende del settore plastico

Giovedì 2 Aprile 2020
Guardia di finanza
TREVISO - Si è conclusa con l'esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere, un obbligo di dimora, un divieto di espatrio e tre misure interdittive ad esercitare l'attività imprenditoriale, un'indagine della Guardia di Finanza di Treviso sul fallimento di due società trevigiane operanti nel settore del commercio delle materie plastiche.
L'attività dei finanzieri, coordinati dalla magistratura trevigiana, ha permesso di svelare l'esistenza di un sistema fraudolento, costituito da oltre 20 società sia nazionali che estere, le quali, operando come veri e propri «schermi societari» ed avvalendosi anche di «teste di legno», hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per oltre 16,5 milioni di euro, ed omesso versamenti di IVA per circa 5 milioni di euro. Il rodato sistema evasivo ha permesso agli indagati di commercializzare beni «sotto costo» acquisendo così quote di mercato con concreti effetti distorsivi sulla concorrenza. Sono state, altresì, individuate operazioni distrattive per oltre 2,5 milioni di euro in pregiudizio ai creditori, tra i quali l'Erario, con una esposizione di 37 milioni di euro.
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