Smarriscono il figlio in vacanza a Jesolo, ritornano a Londra: ritrovato a Treviso

Martedì 28 Agosto 2018 di Alberto Beltrame
Smarriscono il figlio in vacanza a Jesolo, ritornano a Londra: ritrovato a Treviso
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Come ci sia arrivato in via Pasteur a Treviso rimane un piccolo mistero. Ma è qui, lungo le anse del fiume Sile, che domenica mattina è stato avvistato da una ragazza che ha lanciato subito l'allarme. Era infreddolito, smarrito, e stringeva in mano uno scontrino assieme alle chiavi di una stanza d'albergo, un hotel di piazza Marina, a Jesolo, dove aveva passato alcuni giorni di villeggiatura assieme ai genitori e ad alcuni amici. Solo che, nel frattempo, loro erano ripartiti per la Gran Bretagna e lui, 36 anni, londinese di Camden, per tre notti e due giorni ha vagabondato senza meta, ormai perdutosi del tutto fra le campagne della pianura padana tempestate dalla pioggia e dai temporali. Tutto ha inizio lo scorso 23 agosto quando il ragazzo, che si esprime solo in un inglese difficilmente comprensibile, fa perdere le sue tracce. Sono le 11 di sera quando i titolari dell'albergo in cui sta passando le vacanze si rivolgono ai vigili, alla questura e ai carabinieri, che diramano subito le ricerche. Frank,  questo il suo nome, non ha telefono, nè la macchina, nè soldi per spostarsi chissà dove. Passa la notte e l'appello di familiari e conoscenti arriva sui social, sul gruppo Sei di Jesolo se..., dove viene condivisa anche la fotografia del suo passaporto. «Cammina lentamente, alloggia all'hotel Marina, e non parla italiano» recita laconica la segnalazione, condivisa anche in altri gruppi Facebook. I genitori del 36enne sono preoccupati, ma nonostante la situazione decidono di rientrare in Inghilterra. Lasciano i riferimenti di una conoscente, una donna italiana che risiede a Jesolo, e partono assieme agli amici con cui avevano passato le ferie in Italia. Una mossa che fa storcere il naso a qualcuno, ma forse semplicemente dettata da impegni improrogabili. Frank però non è una persona in grado di badare a sé stessa.

IL RITROVAMENTO
Nel frattempo passano i giorni e le notti, e Frank, chissà in che modo, arriva nella Marca. È la forza dei social a salvargli la vita. Debora, una ragazza di origini veneziane che risiede a Casale sul Sile, dopo aver visto la foto su Facebook, riconosce Frank in quell'uomo dimesso, di certo in difficoltà, che cammina vicino al fiume. Chiama subito la polizia e gli agenti delle volanti decidono di chiedere aiuto agli infermieri del 118. Il 36enne è infreddolito e malconcio ma sta bene. Sono le 11 di domenica. In serata, da Londra, salito sul primo aereo disponibile, arriva quindi suo padre, al quale viene finalmente affidato..
Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 15:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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