Figlio piomba in stanza mentre pulisce il
fucile: parte un colpo e lo centra al petto

Domenica 11 Marzo 2012 di Nicola Cendron
(archivio)
TREVISO - Stava ripulendo il suo fucile ad aria compressa, ma nella concitazione di voler nascondere l’arma agli occhi del figlioletto di 7 anni, che stava per raggiungerlo, gli caduta: l'unico colpo presente nel caricatore, un pallino di piombo, partito ferendolo al torace. Per questo episodio - che avrebbe potuto avere conseguenze ben più tragiche - è stato denunciato dai carabinieri un 44enne di Paese, caporeparto presso un'azienda della zona. Il fatto è avvenuto a Paese lo scorso sabato, 3 marzo, verso le 16.30. A soccorrere l'uomo, sanguinante al petto e sotto choc, è stata la moglie che ha portato il marito al pronto soccorso del Ca' Foncello.



La carabina, di marca «Diana» e calibro 4,5, era regolarmente detenuta dal 44enne per uso sportivo: ora l'arma è stata ora posta sotto sequestro. Un incidente frutto della disattenzione che poteva trasformarsi in dramma. Il 44enne, operaio specializzato si trovava sabato scorso in una stanza in cui è nascosta l'arma ad aria compressa che abitualmente ripulisce. Questa volta però, distrattamente, l'uomo lascia nel caricatore un pallino: l'arma è dunque carica quando sta per smontarla.



Nell'arco di pochi concitati istanti accade l'imprevisto. L'uomo sente dei passi che velocemente si avvicinano alla stanza in cui si trova: è il figlioletto di sette anni dell'uomo che si sta avvicinando, forse incuriosito dall'assenza del genitore. Il papà vuole evitare che il figlioletto veda la carabina e velocemente cerca di nasconderla. L'arma, però, gli sfugge di mano; il calcio del fucile sbatte sul pavimento e innesca il meccanismo: un pallino di piombo, esploso a distanza ravvicinata, centra il torace del 44enne che resta ferito e subirà una leggera infrazione dello sterno (i medici hanno fissato in 20 giorni la prognosi).



La scena avviene sotto gli occhi terrorizzati del bimbo che avrebbe potuto essere colpito dalla fucilata: seppur ad aria compressa la carabina può infatti provocare danni gravi. Il 44enne viene immediatamente accompagnato al Cà Foncello dalla moglie: i medici avvertono ovviamente i carabinieri di Paese che ricostruiscono l’accaduto. L'arma, dopo una rapida indagine, viene sequestrata ed è al vaglio anche l'eventuale revoca del porto d'armi. Inevitabile anche una denuncia per incauto maneggio di armi.
Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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