Fiere di San Luca, boom di richieste: "Ma non c'è spazio per tutti"

Martedì 20 Luglio 2021 di Paolo Calia
Un'immagine delle Fiere di San Luca che si tengono nel piazzale del quartiere Fiera a Treviso

TREVISO - Una lista d’attesa lunghissima. A Ca’ Sugana ammettono che, nonostante il particolare regolamento che disciplina chi può entrare e chi no, non hanno mai visto così tante richieste di imprenditori dello spettacolo viaggiante desiderosi di partecipare alle Fiere di San Luca. Oltre alle 73 attrazioni già autorizzate, ce ne sono in attesa un’altra ventina. In genere sono meno di una decina. Le Fiere di San Luca edizione 2021 - quella 2020, per la prima nell’ultimo secolo, è stata cancellata causa Covid - si annunciano come l’evento dell’anno. Dureranno tre settimane, dal primo al 24 ottobre, una in più del solito, e tanti operatori del settore vorrebbero parteciparvi. Ma non c’è spazio per tutti


LO SPAZIO

Le 73 postazioni hanno già le rispettive attrazioni assegnate e la possibilità di nuovi ingressi è data solo se qualcuno dei presenti dovesse rinunciare. E in tanti sperano. E non si tratta solo del desiderio di partecipare a uno dei Luna Park più importanti della regione.

La maggior parte degli imprenditori è spinta anche da un altro motivo: il settore intrattenimento è a pezzi, le Fiere sopravvissute in giro per il Veneto sono pochissime. E la necessità di lavorare è tanta. Quindi ci si mette in fila nella speranza di essere ammessi a quei pochi eventi che ripartono dopo la grande crisi.


I PALETTI

«In effetti - conferma il vicesindaco Andrea De Checchi - quest’anno sono molti gli operatori che sperano di poter lavorare a Treviso. Parliamo di almeno un dieci per cento in più di richieste di entrare rispetto al solito. Ogni anno abbiamo una lista d’attesa formata di imprenditori che chiedono di trovare spazio nelle Fiere di San Luca. Quest’anno è molto più lunga rispetto al passato». Per De Checchi è indiscutibile l’appeal della Fiere: «Le Fiere di San Luca sono tra le più importanti della regione - sottolinea - da sempre sono in tanti a voler venire a lavorare qui. Quest’anno però incide indubbiamente anche la crisi del settore. Molti operatori che, normalmente, in quel periodo dell’anno sono impegnati da altre parti, quest’anno saranno invece inattivi. E quindi tentano di trovare spazio da noi. Ma ne potremo accontentare pochi». Le regole infatti sono chiarissime: le 73 attrazioni sono già state selezionate e, ogni anno, hanno il loro posto garantito se ovviamente continuano a rispettare i parametri qualitativi e di sicurezza richiesti. «I posti, salvo eccezioni, in genere si liberano solo per la rinuncia di chi già li occupa - spiega De Checchi - vedremo quindi a ridosso dell’evento quanti si tireranno indietro. A quel punto andremo a selezionare il sostituto selezionando le domande arrivate».


LA SODDISFAZIONE

Il sindaco Mario Conte però guarda il bicchiere mezzo pieno: «Le Fiere dureranno tre settimane e le richieste degli operatori sono tante. La cosa ci fa piacere, significa che abbiamo dato un’opportunità di lavoro importante per un settore in grande difficoltà. Treviso è stata una delle prime città a portare sostegno a una categoria che non lavora da 15 mesi. Sono contento di poter riaprire il parco che, ovviamente, dovrà rispettare strettamente tutte le norme anti-contagio».

Ultimo aggiornamento: 17:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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