Coprifuoco violato con birre e cibo, 10 giovani multati sul Piave: 400 euro a testa

Lunedì 5 Aprile 2021 di Giuliano Pavan
Carabinieri impegnati nei controlli di Pasquetta

TREVISO Il dispiegamento di uomini è stato imponente. Come da ordini della Prefettura, visto che il fine settimana di Pasqua e Pasquetta era considerato a rischio, le forze dell’ordine hanno messo in campo un servizio di controllo capillare sia su strada che dal cielo, con l’utilizzo dell’elicottero dei carabinieri del 14° Nec di Belluno.
I tanto temuti comportamenti fuori controllo, complici le giornate di sole, in realtà non ci sono stati. Ma non sono mancate le eccezioni. Come ad esempio il blitz dei carabinieri sulle grave del Piave, nel territorio di Valdobbiadene. Un gruppo di dieci ragazzi, tutti maggiorenni, sabato si era organizzato per passare un pomeriggio lungo il fiume con cibo e birre. Pessima scelta: in barba alle ordinanze pensavano di farla franca, ma sono stati scoperti e multati: 400 euro a testa, che diventano 280 se pagati entro cinque giorni. Alcuni di loro venivano da fuori, violando quindi il divieto di spostamento dal proprio comune di residenza. Nessuno aveva indosso la mascherina e, al momento del controllo, non mantenevano nemmeno la minima distanza tra loro. Impossibile chiudere un occhio. 
I CASI
I militari dell’Arma impegnati a presidiare il territorio erano più di 200, ai quali si è aggiunto il personale della questura di Treviso e del commissariato di Conegliano, oltre alle polizie locali dei comuni. Il bilancio è stato positivo per tutti. Sono state soltanto una cinquantina le sanzioni elevate in tutta la provincia per il mancato rispetto delle norme anti-contagio imposte dalla zona rossa (mancato utilizzo della mascherina, distanziamento sociale o assembramento). Sono state più di mille le persone controllate, alle quali vanno ad aggiungersi le oltre 100 attività commerciali ispezionate dove non sono state riscontrate violazioni particolari alle prescrizioni imposte. Discorso diverso per i comportamenti alla guida.
Un ragazzo vicentino di 25 anni è stato beccato a San Zenone degli Ezzelini con un tasso alcolemico di 1 g/l, il doppio del limite. Oltre al ritiro della patente e alla relativa sanzione per guida in stato d’ebbrezza, alla quale va aggiunta la denuncia penale, il giovane è stato anche multato per aver violato il coprifuoco e il divieto di spostamento dal comune di residenza. Stesse sanzioni comminate a una 41enne di Roncade, fermata in auto per un controllo. La donna era in evidente stato di alterazione psicofisica e si è rifiutata di sottoporsi all’alcoltest, decisione che comporta l’ammissione tacita di essersi messa alla guida con un tasso alcolemico al di sopra dei limiti di legge. In più le è stato notificato un verbale perché si trovava fuori della propria abitazione senza un giustificato motivo. 
L’ARRESTO
Il servizio di controllo predisposto dall’autorità di pubblica sicurezza ha inoltre permesso di stringere le manette ai polsi di un latitante. I carabinieri del nucleo investigativo di Treviso hanno infatti tratto in arresto nei pressi del capoluogo un uomo di 53 anni su cui pendeva un ordine di cattura emesso dal tribunale di Vicenza: deve scontare una pena residua di quasi 5 anni di reclusione per i reati di bancarotta fraudolenta e ricettazione commessi in passato tra le province di Vicenza e Treviso. I militari erano da tempo sulle sue tracce: da quando le condanne erano diventate definitive, il 53enne, secondo quanto sostenuto dalle forze dell’ordine, avrebbe trovato rifugio all’estero, in particolare in Spagna. Con ogni probabilità, proprio per le festività pasquali, era rientrato in Italia per raggiungere alcuni parenti. Una scelta che gli è costata l’arresto. 
IL CENTRO 
Oltre a carabinieri e polizia, anche i vigili dei comuni della Marca sono stati impegnati in servizi di controllo. Da Conegliano a Vittorio Veneto, passando per Castelfranco, Oderzo e Mogliano, non sono state elevate sanzioni per il mancato rispetto delle disposizioni anti-Covid. Anche a Treviso il fine settimana di Pasqua e Pasquetta è filato via liscio. «La città era in pratica deserta - afferma il comandante della polizia locale di Treviso, Andrea Gallo - Abbiamo effettuato diversi servizi di controllo sia su strada che nei luoghi più sensibili, come le mura e i parchi cittadini oltre alla Restera. Al di là di qualche persona che praticava attività motoria nel pieno rispetto delle regole, o che passeggiava nei pressi della propria abitazione, non sono state riscontrate criticità di alcun tipo».
 

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 07:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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