Treviso. Plateatici in centro storico: come chiedere l'ampliamento? Le domande in Comune

Venerdì 15 Maggio 2020 di Paolo Calia
Al Comune di Treviso sono già arrivate 50 istanze per allargare i plateatici
TREVISO Solo ieri mattina, giovedì 14 maggio, le richieste di allargare o realizzare nuovi plateatici arrivate al settore Attività Produttive erano una ventina. A fine pomeriggio, avevano già superato quota cinquanta. E tutto a nemmeno 24 ore dall'annuncio fatto dal sindaco Mario Conte e dal vicesindaco Andrea De Checchi. E non è finita: in città, sia in centro storico che in periferia, è partita la corsa al permesso per aumentare l'area per tavolini e sedie. Il numero di domande è quindi destinato ad aumentare, così come la mole di lavoro per gli agenti della polizia locale, chiamati a fare i sopralluoghi necessari per vedere se l'ampliamento è realizzabile e come. Nonostante la linea dettata da De Checchi sia quella di applicare le norme con la massima elasticità possibile, l'obiettivo è ovviamente quello di non riempire ogni angolo della città di tavolini e brindisi. Senza contare che in questa fase vengono prese in considerazione solo le richieste degli esercizi pubblici, quindi bar, ristoranti e osterie, mentre per i negozi è prevista una seconda fase quando saranno fissati dei parametri per consentire l'esposizione all'aperto dei propri prodotti.

Ma è questione di pochi giorni. Già così comunque il lavoro non manca. «Chiederemo l'ampliamento - garantisce Paolo Vianello, volto storico del bar I due Pomi - non vogliamo molto, ma almeno aggiungere un paio di file sul lato della strada. Perchè, diciamocelo: non potendo fare nulla al banco, si lavorerà solo con i tavolini. Speriamo bene». Praticamente tutti, almeno in centro, si stanno muovendo su questa linea: dai bar e ristoranti di piazza San Vito, a Muscoli in Pescheria, a le attività di piazza S. Maria dei Battuti che puntano a scalzare, almeno la sera, il parcheggio.

LE CHIUSURE
La polizia locale è pronta a valutare anche le chiusure delle strade per consentire di avere più spazio a disposizione soprattutto di sera: «Non abbiamo ancora una mappa delle chiusure - spiega il comandante Andrea Gallo - aspettiamo che chi è interessato a occupare la sede stradale per un certo periodo della giornata si faccia avanti. Poi esamineremo la pratica con l'ufficio mobilità, tenendo conto l'indicazione di essere flessibili ma anche di preservare la sicurezza e non creare danni alla mobilità». Qualche strada però è già stata messa sotto osservazione: si parla di via Municipio, via Roggia, via Castelmenardo, via San Francesco. L'elenco non è ancora lunghissimo, ma a Ca' Sugana sono pronti a vagliare tutte le possibilità. «Al momento stanno arrivando soprattutto richieste di ampliamento per plateatici già esistenti - continua il comandante - ancora pochi quelli che non ce l'hanno e chiedono di poter utilizzare lo spazio fuori dalla propria attività. Prenderemo tutto in considerazione e attendiamo anche le ordinanze che spieghino esattamente agli esercenti cosa fare. Da lunedì uno dei nostri compiti principali sarà aiutare i commercianti ad applicarle».

LA PROPOSTA
La scelta dell'amministrazione comunale di dare il via agli ampliamenti trova l'appoggio anche della minoranza. Fabio Pezzato (Lista Manildo) e Domenico Losappio (Gruppo Misto) invitano però ad avere più coraggio: «Bene l'idea di chiudere alcune strade in orario serale per favorire i plateatici - dice Pezzato - ma secondo noi andrebbe chiuso tutto il centro e dato il massimo spazio possibile a bar e ristoranti e a tutte le attività cittadine». Losappio poi entra nel dettaglio: «A mio parere questo è un buon primo passo, ma si può fare di più. Si potrebbe chiudere al traffico il centro storico, almeno in parte, in tutte le ore e assegnare gli spazi all'aperto anche a tutte le attività commerciali. Ovviamente bisognerebbe contestualmente pensare ad apposite aree di carico/scarico delle merci e gli autobus, almeno in questa fase, dovrebbero circolare all'esterno delle mura».
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