Pedalata assistita per gli Alpini: le bici della Fantic Motor in dotazione all'esercito

Venerdì 26 Marzo 2021 di Mattia Zanardo
Le nuove mountain bike a pedalata assistita della Fantic Motor donate agli alpini dell'esercito italiano
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Dai muli alle e-bike. Congedati ormai da tempo i fedeli compagni a quattro zampe, per muoversi tra pendii e valloni gli Alpini utilizzeranno ora moderne mountain bike a pedalata assistita. A fornirle alle truppe da montagna dell’Esercito italiano, la Fantic Motor, azienda di Dosson leader nelle due ruote soprattutto “fuoristrada”. La ditta trevigiana ha realizzato delle bici elettriche con un allestimento “ad hoc”, adatte a un impiego intenso sui sentieri e anche in ambiente innevato. I primi nove esemplari ora verranno sperimentati dai militari delle Brigate Julia e Taurinense, per valutarne sul campo le caratteristiche e l’efficacia nell’utilizzo tattico. Se i risultati saranno quelli attesi, le nuove biciclette potranno essere integrate tra i mezzi a disposizione per l’addestramento dei reparti.
MOBILITA’
«Le truppe alpine hanno nella mobilità uno dei punti di forza per affrontare le difficoltà di operare in un ambiente altamente selettivo quale quello montano -spiega il generale Claudio Berto, comandante delle Penne nere- Il movimento appiedato e su sci seppure insostituibile in molte circostanze è solo una delle possibilità; la tecnologia, la viabilità forestale, e le esperienze di atleti e appassionati delle due ruote su sentieri e sterrati ci ha aperto la dimensione mountain bike rendendo possibile e plausibile un impiego militare delle e-bike anche in quei luoghi che fatica e pendenze rendevano inaccessibili. In questo riprendiamo in chiave moderna un discorso che partito nel 1898 con i primi reparti bersaglieri ciclisti si era interrotto nel 1943. La tradizione continua e la corsa anche». Recenti esperienze maturate in alcuni raid alpinistici hanno fatto emergere la necessità di fornire ai plotoni alpieri e ai nuclei ricognizione veicoli a basso impatto ambientale e acustico, per poter compiere percorsi di media montagna in tempi brevi, nell’ottica dell’evoluzione delle tecniche di combattimento in questi contesti.
SPERIMENTAZIONE
«La partnership con le truppe alpine e difesa servizi (la società che gestisce acquisti e forniture del ministero della Difesa, ndr) è motivo di particolare orgoglio per Fantic -afferma Mariano Roman, ad dell’industria trevigiana, nota per il mitico “Caballero” e oggi controllata dal Gruppo Venetwork- Abbiamo da tempo intrapreso la strada della sostenibilità, attraverso la produzione di una gamma di mezzi elettrici di grande qualità, performance e design e lo “stress test” degli Alpini ci consentirà di acquisire ancora più dati per un miglioramento continuo del prodotto».

Non a caso, questa sperimentazione potrebbe aprire sviluppi futuri anche per altri corpi del nostro Esercito o addirittura livello Nato. E lo scambio di informazioni sarà reciproco, nel solco di una attività di prova, come rimarca Fausto Recchia, amministratore delegato di Difesa servizi, «a favore dell’industria civile, che consente contemporaneamente alle nostre Forze armate di valutare nuovi strumenti di potenziale interesse, riaffermando il ruolo centrale del mondo militare nel progresso e nell’innovazione».

Ultimo aggiornamento: 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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