TREVISO - Il vino partiva dalla Puglia, transitava per due cantine della provincia di Treviso e arrivava a Venezia dove finiva nelle bottiglie e veniva commercializzato come Pinot grigio Igp. A portare alla luce il giro di false etichette è stata la procura di Venezia assieme all'Ispettorato repressione Frodi del ministero delle Politiche agricole di Conegliano e alla Guardia di Finanza di Treviso.
Dodici le perquisizioni tra Veneto e Puglia che hanno portato al sequestro di 130 mila litri di vino, in parte imbottigliato e in parte ancora sfuso. Secondo l'accusa non solo quell'uva proveniva dalla Puglia ma era addirittura a bacca bianca. Le indagini sono in corso per capire quante bottiglie possano essere già finite sugli scaffali, fuori dai confini nazionali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Dodici le perquisizioni tra Veneto e Puglia che hanno portato al sequestro di 130 mila litri di vino, in parte imbottigliato e in parte ancora sfuso. Secondo l'accusa non solo quell'uva proveniva dalla Puglia ma era addirittura a bacca bianca. Le indagini sono in corso per capire quante bottiglie possano essere già finite sugli scaffali, fuori dai confini nazionali.