Emergenza falde a Mareno:
arriva l'esercito con le idrovore

Mercoledì 12 Febbraio 2014 di Elisa Giraud
I militari al loro arrivo a Mareno
MARENO - A Mareno è stato di calamità. Il nemico viene dal basso. L'acqua della falde continua a salire e per cercare di fermarla è arrivato l'Esercito. Ieri in serata sei uomini dell'8. Reggimento Genio guastatori paracadutisti Folgore, di stanza a Legnago (Verona), sono giunti in paese con quattro pompe idrovore in soccorso delle 250 famiglie che da undici giorni sono sotto lo scacco dell'acqua.



Li ha mandati il Prefetto di Treviso esaudendo la richiesta del sindaco in meno di 48 ore. «La situazione sta peggiorando - ha spiegato Gianpietro Cattai - e l'area interessata dagli allagamenti si fa sempre più estesa».



Ieri mattina molti cittadini si sono recati in Comune e hanno battuto i pugni sul tavolo chiedendo aiuto e spiegazioni. «L'ho detto al sindaco - si sfoga un residente di via Donatori del Sangue che ha già i suoi grattacapi e preferisce rimanere nell'anonimato - è inutile che venga qui a fare campagna elettorale. Che riempia le taniche di benzina». Serve carburante per le pompe, energia elettrica, qualcuno che le tenga sotto controllo 24 ore su 24.



«Patto di stabilità o no - dice Sergio Ceotto, anche lui residente in via Donatori - è ridicolo che il Comune, in uno stato di emergenza, non abbia i soldi per la benzina». E mentre i Parà della Folgore installano la "libellula" (un tipo di pompa) la gente assiste e discute del giallo delle perizie geologiche. «I residenti le hanno chieste al Comune - dice Ceotto - che ha risposto di non averle. Allora loro se le sono procurate». Altre spese. Ma si tratta di capire com'è posizionata la falda e come si muove per poter intervenire di conseguenza.



L'acqua che viene aspirata dagli scantinati finisce nelle canalette irrigue che la portano a valle. Non è che così andrà a finire nel garage di qualcun altro? I tecnici lo escludono. Fin dalle prime ore di ieri pomeriggio, il caporeparto Aldo Bernardi, del comando provinciale dei vigili del fuoco, è a Mareno in sopralluogo. Sono state individuate quattro aree critiche e cinque i punti in cui sono state installate le pompe dell'esercito: via Donatori del Sangue e via delle Ginestre, Padre d'Aviano, Canova e Cal Messa.



«Questo piano - spiega il sindaco - permetterà di abbassare il livello dell'acqua anche in tutte le altre vie allagate». «Ma perché -si chiede qualche cittadino- tolgono le pompe della protezione civile che stavano funzionando bene?». Perché i costi di quelle dell'esercito non sono a carico diretto del Comune o dei residenti. Intanto il sindaco ha scritto all'autorità per l'energia elettrica per chiedere che sia data la possibilità agli utenti colpiti dalla calamità di effettuare degli aumenti di potenza temporanei a costo zero.




Ultimo aggiornamento: 14:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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