Il processo per un giro di fatture false da 25 milioni di euro è agli sgoccioli. Ieri si sono chiuse le arringhe difensive dei legali dei tre imputati, e si dovrà attendere il prossimo 25 ottobre, dopo le repliche, perché il tribunale di Treviso pronunci la sentenza nei confronti dell’ex pilota di rally Fabio Valle, 62enne di Vittorio Veneto residente a Villorba, del 45enne friulano Manolo Biz, parente di Valle, e del 44enne di Spresiano Marco Bortoluzzi. Il pubblico ministero Anna Andreatta aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per Valle, a 2 anni per Biz e a un anno per Bortoluzzi.
L’INDAGINE
I fatti risalgono all’ottobre del 2014, quando Valle venne arrestato per un giro di operazioni finanziarie inesistenti da 25 milioni di euro e Iva non versata da quasi 5 milioni, in un filo rosso che lega Treviso a Barcellona.
IL MECCANISMO
Quello smascherato dalla finanza era un meccanismo complesso e articolato con cui i tre imputati sarebbero riusciti a operare l’evasione milionaria. Grazie a società “cartiere”, avrebbero costruito un fittizio giro d’affari che non trovava però riscontro nella realtà. L’indagine aveva portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per Bortoluzzi e in carcere per l’ex pilota.