Dalla Faber bombole d’ossigeno per gli ospedali in Italia e all’estero

Sabato 4 Aprile 2020
I lavoratori della Faber
Ci sono settori in fortissima crisi, come il turismo, e interi comparti del sistema produttivo trevigiano anestetizzati. Poi si sono aziende che ri riconvertano per il bene di tutti. È il caso della Faber Industries Spa, azienda metalmeccanica specializzata nella fabbricazione di cisterne, serbatoi e contenitori in metallo con sede a Castelfranco Veneto e che oggi vede concentrare la propria attività nella produzione di bombole per l’ossigeno e gas medicali.
 IN PRIMA LINEA
“Sul sito castellano, dei 400 totali – spiega Massimo Baggio della Fiom Cgil di Treviso –, sono una cinquantina i dipendenti di Faber Industries impiegati oggi a pieno regime per rispondere all’esigenza di fornire le strutture ospedaliere e sanitarie, sia in Italia sia all’estero, di bombole per ossigeno e gas medicali.  Operai che, nel segno della collaborazione tra Rsu e azienda, lavorano nel pieno rispetto delle disposizioni a tutela della sicurezza e della salute previste dalla normativa per il contenimento dell’epidemia. Lavoratori che, sebbene non manchi l’apprensione, svolgono con grande impegno e responsabilità le proprie mansioni, nella convinzione che quello che stanno producendo salverà la vita di qualcuno”.
Operai che hanno scelto di supportare il tessuto sociale in questo drammatico momento.
“Ci siamo sentiti fin da subito chiamati in causa per supportare colleghi e azienda in questa delicata fase – spiegano le Rsu –, per prendere tutte le misure necessarie a lavorare in sicurezza. È stato positivo il confronto con i vertici aziendali mettendo tutti nelle condizioni di operare al meglio”. Una collaborazione che fin da dubito ha visto come parte attiva il sindacato.  
“Abbiamo il dovere come sindacato di collaborare e sostenere queste attività, oggi direi vitali – aggiunge Enrico Botter, segretario generale Fiom Cgil di Treviso –, a garanzie della salute dei lavoratori e dei destinatari ultimi delle loro fabbricazioni sanitarie. Ma abbiamo anche il compito di evidenziare la responsabilità e il senso del dovere di questi lavoratori in questo particolarmente momento. Sono gli “invisibili” ma anche loro contribuiscono alla grande filiera della salute, e ne andiamo fieri”.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci