Al mare a 100 anni: «Ce l'ho fatta, sono andato sott'acqua»

Sabato 15 Agosto 2020 di Laura Bon
Edgardo Rosteghin, 100 anni, fa il bagno in mare a Caorle soddisfatto
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MOGLIANO La sua è stata una vita incredibilmente ricca e avventurosa, segnata dalla guerra ma, ancor più, da tanto amore. E sono state forse le emozioni, quelle belle, a dare ad Edgardo Rosteghin, 100 anni compiuti lo scorso 3 gennaio, la forza per un'impresa che, alla sua età, può essere a buon diritto considerata epica: un bagno nelle acque del mare di Caorle. Non una semplice passeggiata sul bagnasciuga, ma una vera e propria immersione in alto mare, con tanto di esperienza subacquea per verificare se i polmoni funzionassero al meglio e bracciate a stile libero per provare la forza degli arti. Un test su se stesso, insomma, superato a pieni voti. A raccontare l'esperienza è, per prima, la moglie Ivana Reveane, che nasconde dietro un tono solo apparentemente sbrigativo l'amore e l'orgoglio nei confronti del marito, con il quale battibecca come una ragazzina. Edgardo l'ha sposata in seconde nozze 45 anni fa dopo esser rimasto vedovo. «L'occasione -racconta Ivana, che ha 23 anni meno del marito- è nata dal fatto che la ragazza moldava che mi dà una mano in casa è andata al mare con i genitori e il fidanzato e lo ha portato con sé. Io sono rimasta a Mogliano perché amo la montagna. Lui invece è andato ed è tornato a casa entusiasta».

L'IMPRESA E Ivana ha l'ironia dolce ma non sdolcinata di Sandra Mondaini con il suo Raimondo quando racconta di quel marito che non ha neppure mezzo acciacco anche se si lamenta una volta delle orecchie, una degli occhi, un'altra del braccio. Soprattutto, però, a un secolo suonato si gode la vita; esce per il caffè sotto i portici di Mogliano, legge il giornale e porta a spasso il cane. Non solo, va persino a fare il bagno. Come appunto è accaduto giovedì. «E' andata benissimo -si associa lui descrivendo l'esperienza- Non facevo il bagno da quarant'anni perché mia moglie al mare non vuole andare. Volevo vedere come me la cavavo, dato che un tempo ero un gran nuotatore. Sto a galla come una bottiglia; riesco anche ad stare sott'acqua. L'unico problema è legato al fatto che ho poca forza sulle braccia. Comunque vorrei ritornare». E non c'è dubbio che pensi sul serio di ripetere l'esperienza. «Sono un uomo di fede -dice Edgardo- e mi chiedo perché il Padre eterno mi abbia regalato una vita così bella. O meglio, di esperienze brutte ne ho vissute, a cominciare dalla guerra e dall'esser stato fatto prigioniero in Africa. Poi, però, tutto è sempre girato verso il meglio e sono stato circondato dagli affetti di una famiglia stupenda».

UNA LUNGA VITA Edgardo è nato a Venezia il 3 gennaio del 1920.
Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale è stato inviato come fante in Africa, dove è stato catturato dagli Inglesi: prima è stato portato nel campo di prigionia di Zonderwater in Sudafrica e poi in Inghilterra, dove è stato rinchiuso nel campo di concentramento di Northampton. Lì è diventato interprete ufficiale del campo. Risale a quel tempo l'incontro con una giovane inglese con cui ha intrecciato una storia d'amore e che poi ha sposato in Italia. Da lei ha avuto due figli, che ora hanno 73 e 75 anni; il terzo, invece, di anni ne ha 43 ed è nato dall'amore con Ivana. Ma, soprattutto, dall'amore per la vita. In tutti i suoi aspetti. Compreso un bagno in mare il 13 agosto. A cento anni. Anzi, cento e mezzo. 
Ultimo aggiornamento: 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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