Da Grigolin a Mazzer, cordata di imprenditori compra l'ex Zanussi: svolta storica per Conegliano

Giovedì 21 Luglio 2022 di Giampiero Maset
L'ex area Zanussi

CONEGLIANO - Si apre una nuova era per la città: l'area ex Zanussi è stata acquistata all'asta. A comprarla una cordata di imprenditori coneglianesi e del territorio. Tra questi figurerebbero Luciano Mazzer patron di Tegola Canadese e uno dei fratelli Grigolin. È l'unica offerta.

L'aggiudicazione è provvisoria e si dovranno aspettare 10 giorni per renderla definitiva, in quanto potrebbero esserci ricorsi di altre parti interessate, che avrebbero la possibilità di presentare delle offerte in aumento, come si è saputo da fonti ufficiali.

LA VENDITA
Al terzo tentativo, dopo che i primi due non erano riusciti, è andata in porto ieri, 20 luglio, l'operazione per la vendita all'asta in un unico blocco, e quindi senza la sua suddivisione in lotti, della zona nord dell'area ex Zanussi, in precedenza Zoppas: È il più esteso sito produttivo dismesso nel cuore del centro cittadino, che ha bisogno di essere riqualificato. Ad un prezzo base di 4 milioni e 500 mila. Succede a più di 10 anni dal fallimento della Conegliano Iniziative Immobiliari, che ne era diventata proprietaria. Erano andate deserte la prima asta del 24 settembre 2020 ad un prezzo base di 7 milioni di euro e la seconda del 14 maggio 2021 per 5 milioni e 700mila euro. Si tratta di un vasto terreno parzialmente edificabile all'interno del tessuto urbano, esteso 91.846 metri quadrati, dove sorgono alcuni manufatti industriali dimessi, mentre altri erano stati abbattuti, in vista della costruzione di nuovi fabbricati, che non sono stati più realizzati. È compreso tra via Pittoni, via Battisti, via Maestri dl Lavoro e la ferrovia. Al suo interno si trova l'ex fonderia costruita dagli Zoppas nei primi anni cinquanta del secolo scorso, estesa circa 23.000 metri quadrati, diventata di proprietà del Comune, che aveva pensato al progetto, poi accantonato, di costruirvi il nuovo municipio. L'unica offerta presentata è pervenuta allo studio di Treviso di Giovanni Francescon, che con il collega Danilo Porrazzo è curatore fallimentare della Conegliano Iniziative Immobiliari, nominati a suo tempo dal giudice delegato del tribunale di Treviso Antonello Fabbro, che, quando ne era diventato presidente, ha ceduto tale incarico a Luca Munaro. Per la sua complessità, anche perché dovrà essere sottoposta a onerosi interventi di bonifica ambientale, non è stato agevole per i curatori assegnare un valore per la sua vendita all'asta. È legato alla sua futura destinazione, dopo che ancora nel febbraio del 2012, prima del fallimento della Conegliano Iniziative Immobiliari, era decaduta la convenzione decennale che prevedeva di realizzare una volumetria di 200mila metri cubi, di cui 22mila di edilizia pubblica. E su richiesta degli stessi curatori il Comune aveva avanzato delle proposte, indicando i possibili interventi, dimezzando la vecchia volumetria. In proposito i curatori hanno messo a disposizione uno studio di prefattibilità sugli interventi che potrebbero essere realizzati, contemperando le esigenze private con quelle pubblica.

L'AMMINISTRAZIONE
Dopo avere fatto della valutazioni affidate agli uffici competenti, il Comune ha deciso di non partecipare all'asta, «in quanto - ha sottolineato il sindaco Fabio Chies - l'ente non può trasformarsi in un operatore nel settore immobiliare». «Non può che fare piacere che l'asta sia andata in porto, anche se l'aggiudicazione è per ora provvisoria ha aggiunto - e mi auguro che sia possibile dialogare con gli acquirenti per riqualificare al meglio l'area, che è importante per la sua collocazione nel cuore del tessuto urbano, in considerazione anche del fatto che nel suo contesto c'è una vasta porzione che è di proprietà comunale».

 

Ultimo aggiornamento: 12:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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