TREVISO - Una nuova comunità alloggio per bisognosi verrà realizzata all'interno del vecchio macello di Via Castello d'Amore, ormai da troppo tempo abbandonato ed in stato di degrado.
L'ANALISI
«Questo progetto, che potrebbe in futuro anche diventare un importante polo sociale, dimostra l'attenzione di questa Amministrazione nei confronti delle persone più fragili e la capacità del Servizio Sociale di rispondere in modo adeguato alle esigenze della grave marginalità. Oltre ad offrire una risposta ai bisogni primari, infatti, questa struttura consentirà di attivare in futuro una serie di iniziative per l'inclusione sociale» commenta entusiasta l'assessore comunale alle Politiche Sociali, Gloria Tessarolo. Nel dettaglio, la progettualità prevede il mantenimento e la riqualificazione del corpo principale del fabbricato nel quale verrà ricavato una sorta di edificio ad elle che ospiterà un rifugio notturno ed un centro diurno con ingresso autonomo.
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ALL'INTERNO
Guardando poi agli spazi interni, verranno realizzati un ufficio, una reception d'ingresso, un soggiorno con cucina per il centro diurno, 15 camere singole (come previsto dal bando regionale) e 2 camere doppie per un totale di 19 posti letto, di cui 7 al primo piano saranno destinati alle donne. Al piano terra, con accesso indipendente, vedrà poi la luce una sala polifunzionale con refettorio. Nell'area esterna, con accesso da Via Castello d'Amore, non mancheranno poi gli ormai immancabili spazi verdi. Inoltre, per l'occasione l'intervento seguirà particolari requisiti di sostenibilità ambientale ed energetica, con consumo minimo di energia, e sarà accessibile a tutti in quanto privo di barriere architettoniche sia fisiche che percettive. «Grazie al lavoro sinergico tra il Settore Lavori Pubblici ed il Sociale è stato possibile spostare altrove questo progetto inizialmente voluto dall'Amministrazione Manildo a Villa Capuzzo in via San Zeno, struttura che però non aveva le dimensioni e le caratteristiche per ospitare una comunità alloggio - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici, Sandro Zampese - Inoltre, questa soluzione permette di raggiungere importanti obiettivi fra i quali l'aumento dei contributi da 750mila a 1,2 milioni di euro, la liberazione del dormitorio di Via Risorgimento dando così maggiore qualità di vita agli ospiti e la riqualificazione dell'intero Palazzo Moretti. Infine, l'opera così pensata permetterà di rigenerare un'area degradata da molti anni trasformandola in un luogo sicuro e funzionale alle esigenze dei più bisognosi».