TREVISO - Avrebbero importato dall'estero circa 500 veicoli con false attestazioni del versamento dell'imposta sul valore aggiunto al di fuori del territorio nazionale in modo da essere esentati dal suo pagamento in Italia, realizzando così un'evasione Iva pari a due milioni di euro.
Per questo sono oggi stati rinviati a giudizio dalla magistratura di Treviso sei persone che furono arrestate due anni fa dalla Guardia di finanza per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato.
L'evasione dell'imposta avrebbe permesso agli importatori di piazzare sul mercato, nella totale inconsapevolezza dei clienti finali, veicoli con sconti a doppia cifra.