Covid. Estetista ribelle: «Tengo aperto il negozio, non c'è un'ordinanza che me lo vieti»

Martedì 23 Marzo 2021 di Elisa Giraud
Covid. Estetista ribelle: «Tengo aperto il negozio, non c'è un'ordinanza che me lo vieti»
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CONEGLIANO «Tengo aperto perché non c'è alcuna ordinanza del Comune che mi obblighi a tenere chiuso». Lucia Orfeo è la titolare del centro estetico Espressione Creativa di viale Istria che ha deciso di tenere aperta la sua attività nonostante il Dpcm e la zona rossa impongano la chiusura di estetisti e parrucchieri.

La scorsa settimana è stata multata più volte dalla Polizia locale (sanzione da 400 euro e chiusura per 5 giorni) e ha ricevuto pure la visita della Guardia di finanza. Tuttavia non si è piegata alla legge che la vuole chiusa e si è appellata al principio suggeritole dai legali. «In base alla legge del gennaio 2018 sull'emergenza che demanda al sindaco la gestione dell'emergenza, appunto ha dichiarato Orfeo in un'intervista ad AntennaTre il sindaco (o il commissario prefettizio nel caso di Conegliano, ndr) deve emettere un'ordinanza di chiusura. Questo provvedimento non c'è, quindi io posso tenere aperto».


IL VERBALE

Lucia riferisce che «le forze dell'ordine sono venute a verificare più volte, com'è giusto che sia, e hanno fatto un verbale di accertamento nel quale io ho dichiarato che continuerò a tenere aperta l'attività». Un verbale che secondo gli avvocati della titolare del centro non potrà diventare multa proprio per la mancanza dell'ordinanza. «Faccio parte del gruppo Libera Coscienza spiega dietro il quale ci sono dei legali che ci supportano».


IL VIDEO

Il 13 marzo Lucia aveva pubblicato un video sulla pagina social di Espressione Creativa per informare tutti che il centro non sarebbe rimasto chiuso, e nel quale diceva che non si fida delle promesse del governo sugli aiuti e inoltre che essendo un'attività nuova non ha lo storico sul quale basare l'eventuale perdita di fatturato per richiedere i ristori. La scorsa settimana, come anche questa, le clienti hanno confermato gli appuntamenti, nonostante il verbale sia stato emesso anche a carico di quelle trovate dentro il negozio (400 euro), e hanno espresso piena solidarietà a Lucia. Il salone ha aperto nel giugno scorso, quindi Lucia, avendo anche 5 dipendenti, vuole lavorare. La sua posizione non è negazionista rispetto al Covid: «Esiste dice ma io mi sono attrezzata per lavorare in sicurezza e voglio farlo. Il centro estetico è stato concepito in modo da poter rispettare le norme sul distanziamento, l'uso di mascherine e la sanificazione. Tengo aperto perché non sono fuorilegge e inoltre perché devo vivere e sopravvivere, perché se chiudo ora, potrei non riaprire più».

Ultimo aggiornamento: 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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