Comin, la matita di Treviso: una mostra sui sessant'anni di carriera

Martedì 9 Novembre 2021 di Chiara Pavan
Ennio Comin

TREVISO - La matita di Treviso per la sua Treviso. Per ritrovare il suo sguardo, i suoi personaggi, gli inediti che solo la famiglia custodisce, e poi i cimeli e decine di vignette originali, i commenti ironici a notizie, le caricature di celebrità, gli esemplari della serie dei proverbi veneti e le strip satiriche. Un viaggio in una carriera lunga oltre 60 anni quello che si apre sabato al Museo Bailo di Treviso. E la mostra Ennio Comin, la matita di Treviso, curata dai figli Alessandro e Marisa con il sostegno del Comune di Treviso e dei Musei Civici, vuole rendere omaggio non soltanto il talento visionario di un artista doc nato e cresciuto nella Marca, ma celebrare anche i dieci anni della scomparsa (1928-2011): fino al 5 dicembre, così, si potrà spaziare nel tempo, riscoprendo lo sguardo così unico dell'illustratore, fumettista e grafico che segnò non soltanto la storia del sua città, ma anche il nostro giornale, con cui collaborò dal 1985.


IL PERCORSO

Ricordato soprattutto come autore delle vignette per Il Gazzettino per un quarto di secolo e inventore del personaggio di Genty, simpatica caricatura del sindaco Giancarlo Gentilini, Comin ha lavorato in molti campi dell'illustrazione, cominciando a realizzare da giovane papiri di laurea per le famiglie di Treviso. «Innamorato dello stile di Jacovitti», come confessava nelle interviste, Comin negli anni 50 ha collaborato allo storico Cagnan, quindicinale satirico trevigiano, e illustrato storie a fumetti per Capitan Walter, uno degli Albi del celebre Vittorioso, e per Il Corriere dello scolaro (periodico sul modello del Corriere dei Piccoli), che aveva la redazione a Treviso e che ebbe fortuna in tutta Italia.

Sono suoi anche il design delle origini di importanti marchi industriali (la dolciaria Fraccaro, ora Pasticceria Fraccaro, ma anche Ennerev e Iana) oltre al packaging di numerosi prodotti, in tempi in cui si faceva tutto a mano e con i colori a tempera, compreso il lettering, l'arte di disegnare le lettere. Non sono mancati neppure i trasferibili, disegni ricalcabili che andavano di moda negli anni Settanta e Ottanta in molti settori, dall'infanzia al commercio al disegno tecnico: per R41, azienda leader del settore, Comin ha realizzato migliaia di soggetti. E ancora: oggettistica e locandine per associazioni o manifestazioni venete, tra le quali l'indimenticabile Adunata nazionale degli Alpini del 1994 a Treviso, con la vetrofania ufficiale e un mazzo di carte trevigiane rivisitate con le Penne nere come personaggi. 


IL SINDACO SCERIFFO

A lui si deve, per Il Gazzettino, il personaggio di Genty, il sindaco e poi prosindaco Giancarlo Gentilini, protagonista di decine e decine di vignette e strisce a fumetti, molte delle quali raccolte nei fortunati libri Genty di casa nostra e Anni rugGenty. Al Gazzettino ci era arrivato quasi per caso, come raccontò in una intervista al nostro giornale nel 2004: «Al Gazzettino di Treviso venne il giorno in cui il capocronista dell'epoca, Adriano Màdaro, avesse proprio bisogno di una sdrammatizzante vignetta. Mio figlio Alessandro, giornalista in loco, si ricordò delle capacità del padre... e mi raccomandò. La vignetta uscì il giorno dopo e la mia collaborazione da allora non si è più interrotta, anzi ha avuto anche degli imprevisti risvolti, 2 volumi di raccolte e...non vorrei dirlo, va contro la mia riluttanza, ma anche un'imbarazzante, ma gradevole pubblicità. Nel secondo volume c'è l'arrivo di Genty, ormai lo chiamano tutti così, il sindaco prosindaco che è più sindaco di un re. L'arrivo di Gentilini rappresentò un incentivo alla mia produzione umoristica. Per lui ho inventato una striscia a fumetti (a Treviso si può) le cui sequenze si trovano in Genty di casa nostra (Ed. Castello d'Amore, le avventure del sindaco dal 1995 al 1997 con prefazione di Sante Rossetto». Il diretto interessato apprezzava molto le strisce a lui dedicate, «ne è entusiasta» ricordava allora Comin, come si divertivano molto anche l'ex sindaco Vittorino Pavan e il presidente di Cassamarca De Poli, tra le sue vittime preferite. E la mostra, come promettono figli, racconterà molte curiosità legate alla straordinaria carriera di questo vignettista dal tratto rotondo e gentile. 

Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 09:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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