Emergenza caldo, in 450 al pronto soccorso. L'Usl chiama i rinforzi

Martedì 7 Giugno 2022 di Mauro Favaro
Al caldo di questi ultimi giorni sono seguiti centinaia di accessi al pronto soccorso

TREVISO - Pronto soccorso preso d’assalto. Solo domenica 450 pazienti si sono rivolti all’ospedale. Molti per malori legati al gran caldo. Numeri da record. «Una cosa indescrivibile – dice Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl – appesantita in particolare dai colpi di calore e da problematiche simili». Tanto che, vista la carenza di specialisti, l’azienda sanitaria ora ha aperto alla possibilità di far lavorare in pronto soccorso anche i medici di famiglia, su base volontaria. A cui si aggiunge l’assunzione di 20 nuovi infermieri per la gestione dei codici bianchi. «Tra questa estate torrida e il fatto che le persone per due anni effettivamente non hanno ricevuto risposte in termini di visite di controllo – sottolinea il direttore generale – adesso abbiamo bisogno di avere un pronto soccorso rafforzato». Proprio ieri è stato sottoscritto il nuovo accordo con le sigle sindacali della medicina generale, la Fimmg e lo Snami. Tra i dottori di base, quindi, chi vorrà potrà andare a dare il proprio contributo in pronto soccorso a fronte di un compenso tra i 50 e i 60 euro all’ora.


I RINFORZI

L’obiettivo è potenziare il cosiddetto ambulatorio “codici bianchi”, cioè l’area chiamata a seguire i pazienti con problemi non gravi né urgenti. Fino alla fine dell’anno scorso contava 6 dottori. Poi questi ultimi hanno iniziato a lavorare tutti come medici di famiglia. Ora si stanno coprendo i buchi con gli specializzandi. In attesa dei medici delle Usca: l’auspicio è che una volta terminata l’attività legata al Covid possano continuare a lavorare in pronto soccorso. E nel frattempo si apre anche ai medici di famiglia. Così come agli specializzandi che fanno guardia medica. «Abbiamo già registrato alcune disponibilità. Spero che con questo accordo si possa arrivare a una gestione dei codici bianchi extra pronto soccorso, così da fare da filtro – spiega il direttore generale – siamo tutti consapevoli che stiamo attraversando un momento difficile. Se ne esce solo dandoci una mano».


RIPARTENZA

«L’accordo è stato firmato allargandolo anche ai medici di famiglia – conferma Bruno Di Daniel (Snami di Treviso) – la carenza di medici è pesante. E l’emergenza Covid ha travolto tutto. Adesso bisogno ripartire». Sulla stessa linea Brunello Gorini (Fimmg di Treviso): «È un problema che coinvolge tutti – specifica – i compensi sono modesti, ma questo non è il momento delle battaglie economiche». Di seguito, l’azienda sanitaria è pronta ad assumere anche altri 20 infermieri sempre per rafforzare il pronto soccorso. «Gestiranno un percorso di accompagnamento dei pazienti, facendo tutti gli esami che servono, come prelievi, Ecg e così via, in modo da aiutare il medico a decidere come procedere. È questo il senso del potenziamento – tira le fila Benazzi – abbiamo già chiesto il personale extra turn over, aggiuntivo rispetto alla dotazione organica, proprio per far fronte ai picchi di richieste che si verificano in estate. Abbiamo la possibilità di prendere ancora una ventina di infermieri dalla graduatoria, senza toccare le case di riposo. A breve spediremo i telegrammi e poi procederemo con le assunzioni».

Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 08:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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