Treviso, la 25enne del Pd Rachele Scarpa entra in Parlamento: «Sarò la voce dei giovani»

In campagna elettorale aveva dovuto lottare anche contro gli insulti sessisti

Martedì 27 Settembre 2022 di Elena Filini
Rachele Scarpa eletta alla Camera con il pd

TREVISO - «Più spazio e voce ai giovani». Rachele Scarpa c'è. La 25enne trevigiana candidata come più giovane capolista da Enrico Letta in persona, arriva in Parlamento. E legge l'esito delle urne a Roma in prima fila nella conferenza stampa accanto al segretario. Dovrà abituarsi: inizia una vita nuova. Perchè sarà sulle sue spalle la responsabilità di rappresentare, alla Camera, il voto di un territorio in cui la sua candidatura a capolista, da lei accolta con orgoglio, non ha però convinto tutti soprattutto a causa del salta fila diretto rispetto ad amministratori e militanti di lunga data. Lei, dal canto proprio, ha voluto dire grazie alla Segreteria nazionale mettendoci tutta se stessa: battendo piazza dopo piazza la provincia, mettendoci entusiasmo, energia e spendendosi su temi importanti dal green al fluid gender.

Fino al risultato finale, presumibile ma non del tutto scontato. In mezzo qualche incidente di percorso ma soprattutto la freddezza di parte del regionale, che non ha gradito la scelta e oggi non ha avuto grandi parole di elogio per un'elezione considerata telecomandata dall'alto. Tanta parte degli elettori trevigiani, soprattutto donne, ha invece sostenuto da subito la candidata ed incoraggia i suoi primi passi parlamentari. Ora inizia la vita romana. E non sarà una vacanza.


LA PROMESSA
«In questo mese di campagna elettorale ho avuto il privilegio di girare tutto il collegio e di conoscere le realtà delle province di Treviso, Venezia e Belluno e i loro problemi, a tratti molto diversi, a tratti molto simili - ha spiegato Scarpa - Il mio impegno è innanzitutto di presenza e ascolto verso le comunità e le realtà che ogni giorno si impegnano per portare avanti i valori della solidarietà, della giustizia sociale, della difesa dell'ambiente: amministratori, associazioni, circoli, cittadine e cittadini che si dedicano con passione a migliorare gli spazi che vivono. Tutto questo con un forte spirito unitario, nel PD come nel centrosinistra».


I PRIMI OSTACOLI
Nonostante la grande chance, la giovane speranza dem ha imparato presto a confrontarsi con le ruvidezze del sistema. A cominciare dal suo passato social, passato al radar, scansionato e a tratti strumentalizzato. «La nostra campagna elettorale è appena iniziata - si indignava - e già c'è chi esercita un'attività sistematica di ricerca di miei vecchi interventi tagliandoli, manipolandoli e decontestualizzandoli. Il tutto al fine di incitare alcune bolle social all'insulto libero: vi lascio immaginare, in queste ore, che tipo di attacchi, beceri e sessisti, mi stiano arrivando. Non importa, abbiamo le spalle grosse» concludeva fiduciosa. Poi la presa di posizione sul delicato tema del genere. «Ci tenevo a ricordarvi una cosa: essere bisessuali non è un capriccio, una fase, una confusione. Nella giornata internazionale dell'orgoglio e della visibilità bisessuale continuiamo a lottare per un mondo dove non esistano più invisibili». E infine il grande bagno di folla nella Capitale a fianco di Enrico Letta. Oggi resta l'affermazione personale nonostante un risultato che il Segretario non esita a definire deludente. Se per il Pd si apre a livello nazionale una fase di riflessione, l'elezione di Rachele Scarpa rappresenta la concreta possibilità, per il territorio trevigiano, di esprimere un riferimento diretto e portare una voce fresca e appassionata a Roma. «Il mio impegno -ha assicurato la nuova deputata - sarà su tutti i livelli per garantire più spazio e voce ai giovani, per tutelare e aumentare i diritti, per difendere l'ambiente e la dignità della persona, nella formazione e nel lavoro».
 

Ultimo aggiornamento: 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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