TREVISO - «Lo dico chiaramente: non ho votato Lega per Salvini. Perché se c'è lui, la crocetta la metto da un'altra parte. Tornerò ad appoggiare il partito per le comunali, perchè il sindaco Conte e la sua giunta hanno lavorato benissimo». Piergiorgio Scarponi, professionista, rappresenta l'elettore tipo del Carroccio: sempre fedele, vicino al partito in qualunque momento. «Dal 1994 ho sempre votato Lega, sia a livello locale, che provinciale, regionale e nazionale. Sempre, in qualsiasi condizioni. Ma questa volta non ce l'ho fatta, basta. Salvini non posso proprio continuare ad appoggiarlo. E in tanti hanno fatto come me, i numeri lo dimostrano». Il voto delle elezioni politiche 2022, insomma, è stato di protesta. La ribellione della base contro il suo capo, sempre meno riconosciuto. E, del resto, un forte segnale era già arrivato con la scarsissima presenza nell'unico comizio trevigiano fatto dal capitano in città, a inizio campagna elettorale.
ALTERNATIVA
Ma il leghista convinto che non vota Salvini, che fa? «Qualcuno avrà sicuramente votato Fratelli d'Italia, io no - osserva Scarponi - quel partito è troppo lontano dalle mie idee. E nemmeno ho votato centrosinistra: non potrei mai. Ho quindi giocato di strategia: ho votato Noi Moderati di Luigi Brugnaro.
L'ERETICO
Da Conegliano, Giovanni Bernardelli, ormai ex leghista anche se un vero e proprio provvedimento di espulsione non è mai arrivati, rincara la dose: «Sono stati tantissimi, dalle nostre parti, a non votare Lega per non appoggiare Salvini. Spero che se ne renda conto e faccia le giuste riflessioni. Quando c'è una transumanza di voti così importante, poi recuperare i voti non è facile. E se poi Fratelli d'Italia darà qualche risposta agli elettori della Lega, che ormai sono stanchi, per il partito è veramente finita».