Scardellato e De Blasis, una poltrona e due candidati: la sfida si infiamma su ex Besta e migranti l

Venerdì 24 Settembre 2021 di Annalisa Fregonese
Maria Scardellato e Marco De Blasis

ODERZO - Confronto fra Maria Scardellato, sindaco uscente e lo sfidante Marco De Blasis che hanno acceso il dibattito per il Gazzettino su molti temi d'attualità. Incontrandosi nella saletta del Caffè Meridiano in piazza del Foro Romano. Concordi su alcuni punti, diametralmente opposti su altri.
Alleanze: M5Stelle con la galassia delle sinistre riunite in OderzoBeneComune e Maria Scardellato che è sostenuta anche da Fratelli d'Italia. Qualche opitergino magari storcerà il naso sia davanti ad una sinistra che sostiene il M5Stelle, oppure alla Lega, da sempre per l'autonomia, sostenuta da Fdl che è per l'unità nazionale.
DE BLASIS: «In principio le perplessità sull'alleanza con le sinistre le abbiamo avute anche noi. Va detto che l'alleanza è nata dal confronto e dalla conoscenza delle persone. Un percorso durato un po' di mesi. Ci siamo ritrovati nei programmi e nei contenuti. Ci siamo ritrovati in obiettivi programmatici comuni. Che senso ha dividersi, per poi confondere anche l'elettorato. Importante è creare un'alternativa alla conduzione leghista. C'è la questione dell'esclusione delle civiche. Secondo me il prossimo consiglio comunale avrà due compagini diverse e abbiamo la responsabilità nei confronti di coloro che si riconoscevano nelle civiche. È fondamentale ascoltare anche questi cittadini».
SCARDELLATO: «Ciò che mi preoccupava non era tanto un discorso di divergenze a livello nazionale fra Lega e Fratelli d'Italia quanto piuttosto il fatto che il mio partito, la Lega, non mi ha mai condizionata nelle scelte amministrative, non ha mai imposto assolutamente niente. Ero un po' preoccupata all'idea di avere un'interferenza politica di un altro partito. La Lega mi ha sempre detto hai carta bianca, onori ed oneri sono responsabilità tua. Marina Marchetto e Fabio Zamuner sono venuti a trovarmi ed abbiamo cominciato a confrontarci sui contenuti e su ciò che noi avevamo fatto durante il mandato. Abbiamo visto che su contenuti e su programmi c'eravamo. E siamo arrivati all'accordo. Il programma l'abbiamo steso dividendo le tre liste per gruppi d'interesse. Rispetto alle liste escluse confermo ciò che dice De Blasis. E non è mai esistito in questi cinque anni che non avessimo ascoltato idee che venivano da qualcuno con un altro colore».
Sostenibilità ed energie rinnovabili. Come vi ponete?
SCARDELLATO: «La difficoltà nell'attuare il progetto delle comunità energetiche sta nel numero e nella struttura dei dipendenti comunali. M5Stelle propone di mettere a disposizione una persona per fare formazione sulle comunità energetiche. Dico magari fosse possibile: è sempre peggio, non ci sono dipendenti, tra pensionamenti e turnover, siamo sotto organico in modo spaventoso».
DE BLASIS: «Comunità energetiche, ci è stato detto che Oderzo non ce la può fare da solo, allora magari allarghiamo all'Ipa (ma questa ha detto di no ndr)».
Collaborazione con i comuni del territorio e personale comunale sempre più scarso. E pensare all'unione dei servizi?
SCARDELLATO: «Bisognerebbe avere realtà omogenee fra loro. Non abbiamo personale sufficiente per noi, non possiamo andare a fare anche il lavoro per gli altri. Abbiamo pensato alla condivisione della Polizia locale ma siamo talmente sottodimensionati, che andrebbe a finire di aumentare il territorio a dismisura senza avere il personale per gestirlo».
DE BLASIS: «Capisco la difficoltà che c'è nel numero e nella qualità del personale. Non è facile formare e poi magari vederseli scappare. Ci sono anche dei fondi da utilizzare, provare a contattare collaboratori esterni. Noi siamo sempre stati favorevoli alle fusioni. Il punto è che dev'essere una fusione che non deve penalizzare il comune maggiore. Bisogna cercare di trovare una sintesi per garantire i servizi, migliorandoli. Però non trascuriamo che chi lavora per le unioni ha anche dei benefici economici. Va superato il campanile, provando con il dialogo a fare un progetto».
Opere pubbliche: su cosa si gioca la partita del futuro?
SCARDELLATO: «Un progetto significativo è il centro sportivo alla caserma Zanusso, ma non solo. Con foresteria per gli atleti, cittadella delle associazioni, area coworking, ristorazione. È chiaro che deve sostenersi dal punto di vista economico».
DE BLASIS: «Vorremmo che alla Zanusso fosse prioritario l'ambito sportivo giovanile. Magari con laboratori dove possa trovare l'opportunità per il recupero scolastico».
Ma alla Zanusso c'è il centro di accoglienza migranti
SCARDELLATO:
«Dalla Prefettura mi hanno assicurato che non ci sono nuovi arrivi, nessuna intenzione di farne arrivare altri, l'intenzione è di arrivare alla dismissione».
DE BLASIS: «Ci doveva essere fin dall'inizio un approccio diverso alla questione immigrazione. Il territorio ha alzato un muro, il risultato è stato la caserma Zanusso. Oltre tutto queste persone lavorano sul territorio. Sia la Scardellato che io abbiamo sollevato il rischio del caporalato su questo. La questione immigrazione va governata ed affrontata».
SCARDELLATO: «Ciò che De Blasis chiama ostruzionismo è invece una posizione ben precisa per denunciare una non gestione. Se tu ne accogli uno, ne condanni altri cento. Più tu ne attiri, più ne muoiono in Libia, in mare e poi vengono sfruttati con i caporalati. Fermare non vuol dire che non deve esistere l'immigrazione. Vanno distinti i migranti economici dai richiedenti asilo».
Utilizzo dell'ex scuola professionale: la Scardellato vorrebbe fare un cohousing, De Blasis portarci il liceo. Ma questa, Maria Scardellato, non è un'idea che sa di comune di sinistra anni Sessanta?
SCARDELLATO: «Un co-housing non significa vivere tutti assieme. Significa residenze separate con alcuni spazi vissuti in comune, ma a piacimento non sono obbligati. In questi spazi di co-housing ci può essere una forma di aiuto reciproco tra le generazioni. Senza obblighi. Al pianterreno sono previsti spazi per i servizi all'infanzia. Obiettivo è attirare giovani coppie che abbiano figli in Oderzo. Con gli anziani che, al bisogno, possono dare una mano. I soldi che ci arriveranno dal ricorso vinto contro lo Stato, oltre un milione, li useremo per calmierare gli affitti. Certo non risolveremo il grande problema della denatalità ma intanto cominciamo ad attirare giovani coppie. Nel frattempo stiamo affrontando il discorso Ater ma non realizzeranno cose nuove. Hanno 12 milioni per ristrutturare gli esistenti. Ater può acquistare immobili già presenti sul mercato, ma non abbiamo case a prezzi popolari».
DE BLASIS: «Comprendiamo le finalità ma 6/7 appartamenti ricavati all'ex Besta non crediamo che possano risolvere il problema in modo così sostanziale. Abbiamo sempre dato priorità alla scuola. Ridare uno spazio dignitoso al liceo sarebbe una cosa importante. Uno spazio che identifichi il liceo e gli dia valore. Diamo un segno di attenzione al mondo scolastico. Quello spazio ridato agli studenti è un aspetto fondamentale, anche se si pensa ad una riduzione delle iscrizioni. Oderzo può diventare, soprattutto per i licei, un'attrattiva per altri comuni».
Concludendo, perchè gli opitergini dovrebbero votarvi?
DE BLASIS: «Perchè il nostro programma è basato sul senso di comunità ed appartenenza. Vogliamo che il cittadino opitergino sia fiero della sua comunità e si senta partecipe delle scelte. Nel programma c'è il senso della comunità, si dà valore alle politiche sociali».
SCARDELLATO: «A ciò che dice De Blasis aggiungo il fatto che ho 5 anni di esperienza dove abbiamo lavorato tantissimo, si tratta di continuare e raccogliere i frutti. L'esperienza fatta mi ha molto cambiata, al di là degli ideali conosco le difficoltà e credo di aver capito dove si può arrivare sempre con il dovere di rimettersi in discussione e migliorare».
 

Ultimo aggiornamento: 10:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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