Elezioni comunali, Treviso Civica gela il Pd: «Pronti con un nostro candidato»

Domenica 16 Ottobre 2022 di Paolo Calia
Il leader di Treviso Civica, Franco Rosi, assieme alla consigliera comunale del Pd, Antonella Tocchetto

TREVISO Da una parte la certezza di Mario Conte, sindaco uscente, candidato del centrodestra per le comunali 2023. Dall’altra un grande movimento, incontri, confronto e la concretissima possibilità che di candidati ne possano uscire due: uno di area civica e uno targato Pd. In questi giorni gli osservatori parlano di fitti contatti tra Treviso Civica guidata da Franco Rosi e Italia Viva, pezzo importante di quel Terzo Polo che tutti tirano per la giacchetta. Per Treviso rappresentano un bacino di voti importante che il Pd, per esempio, non vorrebbe farsi sfuggire. E se Treviso Civica parla con Italia Viva, i Dem tentano di filtrare con Azione di Calenda, che in città ha come punto di riferimento Fabio Pezzato capace di portarne il simbolo in consiglio comunale. Gli intrecci sono tanti e le danze, in questo momento, le stanno guidando proprio i civici. E la possibilità di andare alle elezioni con un candidato puramente civico è concretissima.


IL REGISTA

Franco Rosi, dall’alto della sua esperienza, usa sapientemente le parole ma lancia messaggi chiari. «Mi pare logico - dice - che in questa fase ogni forza politica guardi al proprio interno per individuare la risorsa migliore. Lo sta facendo il Pd e lo facciamo anche noi. Personalmente ho contattato diverse persone che potrebbero avere il profilo giusto per fare il sindaco e dare alla città una prospettiva diversa, che vada oltre la normale amministrazione un po’ banale di oggi». L’ipotesi che si arrivi a due candidati, uno civico e uno più marcatamente di centrosinistra, non spaventa il leader di Treviso Civica: «Non escludo niente. Diciamo che una convergenza ci potrà essere solo su un candidato di alto profilo. Tanto per fare un esempio guardando al nostro recente passato: se a Treviso si palesasse un novello “Draghi”, mi pare ovvio andare tutti assieme. Altrimenti si valuta». Il Pd però la vede in un modo diverso e dà per scontata l’alleanza con Treviso Civica: «Quello del Pd - osserva Rosi - mi sembra più che altro un auspicio. In partenza non è escluso niente. Se il Pd ci presenta un candidato, noi faremo le nostre valutazioni e la stessa cosa faremo se ce lo indicherà Italia Viva. E lo faranno loro se il nome lo presenteremo noi. In questa fase ognuno sta facendo le proprie ricerche. Poi, ripeto, fondamentale sarà il nome per stabilire le eventuali alleanze». Tradotto, significa: sarà l’eventuale candidato a unire e la possibilità che ce ne siano più di uno è altissima.

A quel punto è tutto da vedere chi sarà a cedere. Probabile quindi che dall’area civica e del centrosinistra di nomi ne possano venire fuori almeno due.


I TEMPI

Al di là del nome o dei nomi che ancora non ci sono, Rosi ammette che i problemi non mancano: «Siamo un po’ in ritardo - sottolinea - il centrodestra è già su Conte, noi invece a quest’ora avremmo già dovuto individuare il profilo giusto. Qualcuno dice che potrei essere io? Ecco, iniziamo a dare una certezza: non sarò io. Questo è sicuro. Abbiamo però qualche idea. E le convergenze eventuali, ripeto, dipenderanno solo dalla qualità del candidato». Giovanni Tonella, segretario cittadino del Pd, ha indicato in fine novembre il termine ultimo per arrivare a un nome confermando che i Dem trevigiani stanno valutando si un’opzione civica che una interna, che potrebbe essere Antonella Tocchetto. Scartata invece l’ipotesi delle primarie per mancanza di tempo. Ma anche, a naso, per mancanza di candidati visto che i civici non vedono bene questa opportunità. Le prossime settimane saranno decisive. E anche il centrodestra è in movimento. Data per scontata l’alleanza Lega, FdI e Forza Italia, pur ricca di crepe e tensioni, anche il sindaco Conte pensa di allargare il suo schieramento. Scontata la presenza di una lista civica col suo nome, non è esclusa anche la presenza di qualche civica di centro. Anche lui ha avuto contatti con Italia Viva e con Azione, che però non vede di buon occhio l’alleanza con uno schieramento dove è presente Fratelli d’Italia. I giochi, insomma, sono ancora tutti da definire. E all’appello manca ancora il candidato del Movimento 5 Stelle, sempre presente nelle ultime elezioni comunali.

Ultimo aggiornamento: 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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