Elezioni a Treviso. Tanto lavoro, pochi soldi, i partiti fanno fatica a trovare candidati locali

Sabato 18 Febbraio 2023 di Paolo Calia
Elezioni a Treviso. Tanto lavoro, pochi soldi

TREVISO - Trovare persone disposte a candidarsi alle elezioni amministrative è sempre più complicato. A Treviso, che a maggio andrà ad eleggere il nuovo sindaco assieme ad altri nove comuni più piccoli della provincia, stentano un po' tutti. Lega compresa, ed è tutto dire. A Vedelago, comune non di poco conto, il Carroccio non riesce a trovare candidati. A Treviso c'è stata la chiamata a raccolta dei militanti, caldamente invitati a candidarsi. Il problema insomma, è concreto. Entro aprile, un mese prima delle elezioni di maggio, bisogna trovare 32 profili per ogni lista. Un limite temporale inderogabile che spaventa un po'. Franco Rosi, leader di Treviso Civica, formazione a sostegno del candidato civico di centrosinistra Giorgio De Nardi, lunedì sera al termine del primo incontro elettorale con iscritti e sostenitori si è rivolto così al pubblico: «La lista ha 32 posti e ne abbiamo ancora alcuni liberi, chi è interessato si faccia avanti».

Un appello, insomma.

I partiti

Nei movimenti più strutturati le cose vanno leggermente meglio rispetto alle civiche perché dove non arriva la vocazione, arriva la disciplina di partito. La Lega, tanto per tornare al partito che ha segnato la storia politica degli ultimi anni, ha praticamente obbligato i militanti della città capoluogo a candidarsi: «Ma per comporre la lista c'è tempo, siamo solo a febbraio. Abbiamo quindi dato la possibilità prima ai candidati», osserva Pierpaolo Florian, responsabile elettorale del Carroccio attenuando un po' i toni. Il Pd, ieri sera, ha riunito i tesserati della città per fare il punto e tentare di trovare una quadra. Fratelli d'Italia è a buon punto, ma anche qui la selezione è in corso e non sempre facilissima.

La provocazione

Il sindaco di Conegliano Fabio Chies, coordinatore provinciale di Forza Italia, invece denuncia: «In un comune come Treviso, con 80mila abitanti, alla fine 32 persone per fare una lista le trovi anche se con fatica. Diverso è trovarne dieci disposte a candidarsi in comuni piccoli, anche sotto i tremila residenti. Il problema è che chi si avvicina a ruoli amministrativi per il territorio, si rende conto che le risorse sono poche e che le possibilità di dare risposte puntuali ai cittadini sono ancora meno. Non ci sono stimoli. Da tempo chiediamo una vera devoluzione per dare ai comuni più competenze e sostegno. Se si può fare qualcosa, la gente poi si avvicina». Chies non si nasconde dietro un dito e quasi provoca: «E infine c'è anche l'aspetto economico. Sono d'accordissimo con l'aumento dei compensi per gli amministratori. Non parlo di parlamentari o consiglieri regionali, ma di sindaci, assessori, consiglieri comunali. Ci sono primi cittadini che non arrivano a mille euro al mese pur assumendosi responsabilità incredibili. Non si può chiedere a un professionista qualificato di candidarsi, magari diventare sindaco o assessore per cinque o dieci anni, sacrificando lavoro e famiglia, senza garantirgli uno stipendio adeguato. Andando avanti così le liste le faremo solo con pensionati o con gente che non ha problemi economici. Ma perderemo i giovani, che sono la spinta propulsiva verso il futuro».

Il nodo

De Nardi, il candidato sindaco che punta a riportare il centrosinistra a Ca' Sugana, non si sbottona sulla sua lista, ammette che la selezione non è semplicissima assicurando però che lui di problemi non ne ha. Però sottolinea: «Si, è vero, esiste un forte scetticismo verso la politica attuale che è rimasta molto, molto indietro e lontana rispetto alla vita reale delle famiglie, dei professionisti, delle aziende e delle associazioni. Questa disaffezione, apparentemente senza speranze, è stato ampiamente dimostrato dalle recenti regionali dove chi ha vinto ha avuto un consenso del solo 20% della popolazione votante. Questa disillusione sarà il nostro primo obiettivo e il nostro primo alleato come decisivo agente del cambiamento. Vogliamo portare più cittadini possibile alle urne, convincendoli che ora a Treviso c'è l'opportunità di cambiare musica, di voltare pagina».

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Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 09:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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