Electrolux in vendita? Luca Zaia avverte: «Il governo usi la "golden power"»

Domenica 28 Maggio 2023
Electrolux in vendita? Luca Zaia avverte: «Il governo usi la "golden power"»

«Lo dico chiaramente: se è vero e se dovesse mai verificarsi, ma ad oggi a me non risulta sia così, che ci fosse un tentativo di passare di mano, il Governo deve assolutamente esercitare la Golden Power». Anche il presidente del Veneto, Luca Zaia si schiera tra quanti sollecitano un intervento dell'esecutivo, in base ai poteri speciali di veto riguardo alle attività industriali strategiche, nel caso di una possibile cessione di Electrolux.

La partita è quella dell'acquisizione del gruppo svedese da parte di due colossi del settore dell'Estremo Oriente: da un lato, i cinesi di Midea, dall'altro i coreani di Samsung. Ad oggi non ci sono trattative confermate ufficialmente (almeno da Electrolux), ma le voci si rincorrono con insistenza.


La multinazionale conta cinque stabilimenti in Italia, con oltre cinquemila addetti totali, su 35 siti produttivi dislocati nel mondo

A Porcia, in provincia di Pordenone, dove ha sede il quartier generale italiano (e dove si producono soprattutto lavastoviglie), a Susegana, nella Marca Trevigiana (specializzato in frigoriferi), a Solaro nel milanese (lavastoviglie), Forlì (forni e piani cottura) e Cerreto d'Esi (Ancona, cappe d'aspirazione). «Noi non possiamo permetterci di diventare terra di conquista da parte di qualcuno», ribadisce Zaia. Lo stesso governatore, peraltro, ha precisato di non avere ulteriori informazioni rispetto alle ricostruzioni già emerse.


Anzi, ha confermato di aver incontrato i dirigenti del gruppo non più tardi di qualche settimana fa e di aver ricevuto da loro rassicurazioni sulla volontà di continuare ad investire, in particolare proprio sulla fabbrica trevigiana. «Di dismissione dell'interesse non me ne hanno parlato - spiega -. Meglio ancora, mi hanno palesato un fronte di investimento importante per rafforzare il nostro sito produttivo. I lavoratori sappiano che noi comunque siamo assolutamente vigili per mantenere l'occupazione e far crescere la qualità della produzione».


Le indiscrezioni su un possibile cambio di controllo al vertice di Electrolux si susseguono ormai da tre mesi: la prima a farsi avanti, sarebbe stata Midea, primo produttore al mondo nel segmento degli elettrodomestici "bianchi" (nel 2022 ha dichiarato ricavi per 49,7 miliardi di dollari, contro i 13,4 di Electrolux), basato a Beijiao, nel Guangdong, e quotato alla borsa di Shenzhen. La presentazione di una proposta è stata di fatto confermata dagli stessi cinesi, tramite i media ufficiali locali. Da Stoccolma, finora sono arrivati solo "no comment". L'offerta potrebbe, dunque, non essere stata ritenuta adeguata. Secondo il canale economico specializzato Bloomberg, inoltre, la famiglia Wallenberg (primo azionista dell'azienda svedese, tramite la società Investor Ab, con una quota di circa il 18% e il 30% dei diritti di voto) richiederebbe garanzie sul compimento dell'operazione anche in caso di "stop" da parte delle autorità di vigilanza degli Stati Uniti, dove Electrolux ha una presenza significativa.


Non a caso, molti analisti vedono come ostacolo le crescenti tensioni nelle relazioni tra Occidente e Cina. Proprio Bloomberg, nei giorni scorsi, ha rivelato pure l'interessamento di un secondo gigante, la coreana Samsung, leader globale nell'elettronica di consumo. In attesa di sviluppi, da più parti il Governo è stato invitato a valutare la Golden power, come già avvenuto per l'acquisizione del 75% di Whirpool Emea ad opera del produttore turco Arcelik, ponendo una serie di condizioni a tutela delle fabbriche italiane. Ora, alla vigilia dell'incontro azienda- sindacati per discutere del piano di investimenti sullo stabilimento di Susegana, martedì prossimo, giunge pure il monito di Luca Zaia.

Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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