Electrolux: mancano chip e acciaio, cassa per 13 settimane a Susegana

Martedì 3 Agosto 2021 di Maurizio Crema
Lo stabilimento Electrolux di Susegana

TREVISO -  Mancano acciaio e chip, si ferma la fabbrica di frigoriferi dell'Electrolux di Susegana come già è accaduto nei mesi scorsi ad altri siti produttivi italiani della multinazionale svedese. È un effetto della turbo ripresa a livello mondiale che pesa anche su altre fabbriche del Nordest.
Ieri nel confronto tra sindacati interni e azienda l'annuncio: da 4 a 6 giorni di stop nel mese di agosto per frenare subito la produzione di frigoriferi malgrado la fortissima domanda dal mercato, il boom dell'edilizia infatti si riverbera anche sull'arredamento. Altro stop previsto dal prossimo settembre: a Susegana potrebbero essere attivate 13 settimane di cassa integrazione ordinaria per i 1600 addetti.

C'è l'impossibilità di far fronte alla produzione richiesta a causa della carenza di schede elettroniche e di acciaio.

Prime fermate post Covid

L'utilizzo dell'ammortizzatore sociale in autunno potrebbe essere «significativo» e essere esteso fino a fine anno a meno di un «miracolo» da parte dell'ufficio acquisti Electrolux. Per il sito trevigiano sarebbero le prime fermate dopo la ripartenza post-Covid ma nella sede centrale di Porcia (Pordenone), in cui si producono essenzialmente lavatrici, la necessità di fermare gli impianti per il mancato arrivo di schede si è già verificata almeno due volte e così negli altri stabilimenti in Italia.


«Mancano acciaio e i chip cinesi - spiega Augustin Breda, sindacalista Fiom della Rsu di Susegana -. Sono problemi che nei mesi scorsi hanno colpito anche altri stabilimenti del gruppo, Porcia, Forlì, Solaro. Fino a oggi mai a Susegana, ma l'azienda ieri ci ha avvertito che ormai i magazzini sono agli sgoccioli, la ripresa mondiale rende sempre più complicate le forniture. A meno di miracoli dell'ufficio acquisti di Susegana dovremo fermarci per 4-6 giorni questo mese e sono state annunciate 13 settimane di cassa integrazione da settembre. Non è detto che verranno utilizzate tutte e per tutti, ma i problemi di rifornimento sono pesanti e potrebbero limitare decisamente la produzione di frigoriferi da incasso per cucine fino a fine anno». Breda spiega: «Se non ci fossero stati questi stop nelle forniture saremmo ancora a fare straordinari, la domanda di frigoriferi è fortissima grazie anche alla ripresa dell'edilizia».

Troppa domanda

Insomma, questo è uno stop da troppa crescita. E le ferie in atto a Susegana diluiscono solo l'esigenza di bloccare decisamente la produzione, che in settembre si presenterà in tutta la sua forza. «Per ora ci chiedono dalle 4 alle 6 giornate di stop in agosto, che l'azienda vorrebbe diluite e noi invece abbiamo chiesto di concentrare in una settimana continua - spiega Breda -. Salvo sorprese non prevedibili, a settembre poi ci è stato annunciata la possibilità di 13 settimane di cassa integrazione. A Susegana ogni giorno produciamo migliaia di pezzi e si stanno avviando nuove linee ad alta automazione, ma i 900mila frigoriferi a fine anno saranno impossibili da raggiungere. E questo con una domanda di mercato fortissima. Electrolux qualche attività la sta facendo rientrare dall'estero, ha fatto un po' di assunzioni anche nelle scorse settimane, ma c'è grande turn over. I giovani vanno alla ricerca dei lavori più stabili e remunerati».

Ultimo aggiornamento: 08:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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