MONTEBELLUNA (TREVISO) - Cani antidroga all’Einaudi e allo Scarpa: beccati 5 ragazzi. Quattro di loro hanno fra i 14 e i 15 anni. Si è conclusa ieri l’operazione con l’unita cinofila antidroga del Centro di Padova che ha coinvolto alcuni giorni fa l’istituto Einaudi e ora l’Ipsia Scarpa, entrambe dirette dal preside Massimo Ballon. In tutto sono stati trovati alcuni grammi di hashish che o si trovavano all’interno degli zaini dei ragazzi o sono stati gettati dalle finestre delle classi quando gli alunni si sono accorti della presenza dei carabinieri. Cinque ragazzi, coloro che appunto erano in possesso della droga e non sono riusciti a sbarazzarsene prima di essere controllati, come invece hanno fatto altri, sono stati segnalati, mentre i loro genitori sono stati chiamati in caserma.
DOCCIA FREDDA
E per loro quella convocazione ha avuto l’effetto di una vera e propria doccia fredda. «Ovviamente non l’hanno presa bene - dice il dirigente scolastico Massimo Ballon - Per quanto mi riguarda, potevo segnalare al massimo sei classi per l’operazione, anche se poi quelle controllate sono state molte di più. A parte un ragazzo di quinta, gli altri in possesso di hashish sono tutti di prima e seconda». E aggiunge: «Come operazione di prevenzione è stata un successo, apprezzata da studenti, genitori e docenti. L’operazione è stata guidata dal maresciallo Calò, neo comandante dell’unità operativa mobile». La sensazione è che un controllo ancor più capillare e a sorpresa per tutti avrebbe probabilmente comportato numeri ben maggiori. «Nelle classi sono entrati dei carabinieri in borghese per controllare gli studenti prima che arrivasse la cagnolina che si è fatta il giro per i banchi annusando gli zaini. Chiaro che nelle classi non coperte dalla presenza preventiva del carabiniere i ragazzi si sono sbarazzati della merce. Non hanno gettato gli zaini ma direttamente le confezioni di dosi dalla finestra». Comunque, scuola e forze dell’ordine non hanno, ovviamente, terminato il proprio compito.
INTERVENTI EDUCATIVI
«Con i carabinieri - prosegue il dirigente - abbiamo concordato degli interventi educativi assieme ai loro esperti di prevenzione in vari ambiti: dalle funzioni di polizia al problema del bullismo, a quello delle tossicodipendenze.
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