Federica guida la banda storica di Valdobbiadene: «La prima donna dopo 250 anni»

Domenica 27 Febbraio 2022 di Elena Filini
Federica guida la banda storica di Valdobbiadene: «La prima donna dopo 250 anni»

VALDOBBIADENE - A 12 anni è stata folgorata dalle note. E oggi è la prima presidente donna della banda di Valdobbiadene in 250 anni di storia. Venerdì sera Federica Pasqualetto, 37 anni è stata eletta alla guida del gruppo strumentale portando alla ribalta le quote rosa. «In realtà siamo già il 50%. Io non ho superpoteri, continuerò a fare bene ciò che so fare e chiedo ai miei compagni di continuare ad aiutarmi. La banda è un prodotto collettivo». Un gruppo musicale con tradizioni secolari, che ancora rappresenta il cuore del territorio: la banda di Valdobbiadene nasce intorno al 1770 come gruppo strumentale maschile. Attraversa due secolo fino allo stop importo da due guerre mondiali. Ma, negli anni del boom, risorge grazie al mecenate Sergio Dal Fabbro, cui oggi è intitolata.

LA FOLGORAZIONE
«Ho scoperto la banda alle medie: mi ha affascinato e ho deciso di entrare. Mi hanno consigliato il clarinetto, ma a causa delle mani molto piccole ancora oggi suono il clarinetto in mi bemolle, il cosiddetto quartino». Dal 1997 con impegno e costanza affronta le prove del venerdì sera. Non l’ha fermata l’università, non l’ha fermata un lavoro nel Bellunese come brand manager di una casa farmaceutica e neppure il matrimonio e la nascita di due figli. «Direi piuttosto che la banda è sempre con noi: Riccardo ha sei anni e adora la musica, Zeno uno e mezzo e già tiene il tempo.

Del resto i cd della banda li accompagnano nei tragitti a scuola e nella vita di ogni giorno». Ha accettato questo ruolo perché l’attuale presidente si è ritirato per motivi personali prima della scadenza naturale, e dalle valutazioni è emerso il suo nome. «Ma, ripeto, mi sento piccola e meno titolata di chi mi ha preceduto. Per questo chiedo l’aiuto di tutti».


IL FUTURO
Da due anni l’attività si è quasi fermata per il Covid, ma ora spira un vento di ripartenza. «La nostra sede era piccola e abbiamo dovuto rallentare. Ripartiremo ufficialmente con la sfilata per la festa di S. Gregorio, col massimo entusiasmo». Oggi ripartire significa mantenere coeso il gruppo, dare felicità e allegria alle persone ma anche pensare al futuro. «Credo dobbiamo concentrarci sul corso allievi: noi abbiamo tutti sui quarant’anni e non abbiamo ricambio generazionale. Vorrei lavorare con la scuole secondarie, c’è molto fermento a Valdobbiadene. È importante creare un vivaio per dare continuità al gruppo».

Ultimo aggiornamento: 17:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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