CONEGLIANO - Quando nemmeno la chirurgia plastica basta a salvare il matrimonio. E a finire sotto accusa, avendo causato la separazione, è il lato B di lei. Ma il divorzio, filato liscio su tutte le questioni legate agli alimenti, si è inceppato, ancora una volta, sul lato di B di lei. «Ho speso 18mila euro per rifarmi il fondoschiena - ha spiegato al giudice la donna, che è assistita dall'avvocato Ugo Pio Ori -. Mai avrei fatto quell'intervento se non me lo avesse chiesto lui per salvare il matrimonio. Allora quei soldi li deve tirare fuori lui». Di parere diametralmente opposto l'uomo, secondo il quale la spesa della chirurgia estetica non può entrare nella separazione. E così un divorzio che sembrava potersi risolvere senza strascichi e contenziosi si è complicato. Il giudice, che per la prima volta si è trovato di fronte a un simile contenzioso, ha preso tempo per trovare precedenti ai quali rifarsi per pronunciare la sentenza. Al centro del caso una coppia di noti professionisti, residenti nel coneglianese...
Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 11:21
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