Il Maestro Diego Basso arrangia l'Inno d'Italia per Gianni Morandi

Venerdì 3 Giugno 2022 di Elena Filini
Diego Basso con Gianni Morandi fuori dall'arena di Verona

CASTELFRANCO - “E' stata una bellissima sorpresa, mi hanno chiesto di fare questa versione dell'Inno per il 2 giugno con Gianni Morandi. L'ho pensata per soli archi, più sinfonica meno bandistica. L'intro è cambiata e si riprende il secondo tema, ma non c'è nessun cambio nella storicità dell'Inno”. Così Diego Basso racconta le due settimane di lavoro sartoriale per cucire su misura di Gianni Morandi “Fratelli d'Italia”.

Dopo Vittorio Grigolo nel 2020 e Il Volo nel 2021 questa volto è toccato a Gianni Morandi cantare l’Inno di Mameli dall’interno dell’anfiteatro scaligero di Verona.

Lui, lassù in alto, sopra le gradinate, i giovani artisti dell’Art Voice Academy di Diego Basso in basso, a due passi dal Liston.

Gianni Morandi ha cantato l'inno con l'arrangiamento di Diego Basso in Arena a Verona

Il «Gianni nazionale» ha accettato con entusiasmo, ed ora si concentra davanti alle telecamere di Gaetano Morbioli regista dell’operazione. Il promoter Gianmarco Mazzi, che tre anni fa aveva promosso l’operazione insieme al sindaco Federico Sboarina, in piena pandemia, per lanciare un messaggio all’Italia in ginocchio e depressa dopo il lockdown, segue tutto dagli arcovoli dell’Arena: quest'anno la regia sarà diversa perchè dall'Arena si sfonda verso la città. Ieri sera, 2 giugno, la messa in onda, dopo il tg di Rai 1 delle 20.

La performance è un regalo alla festa della Repubblica, e Morandi è naturalmente “andato forte”. “E' un grande professionista, e abbiamo voluto scrivere una parte per contrabbasso in omaggio ai suoi studi giovanili - prosegue Diego Basso - la tonalità è rimasta quella originale, abbiamo fatto un bel lavoro a quattro mani per costruire l'arrangiamento sul suo stile di canto”.

L'arrangiamento dell'Inno d'Italia per Gianni Morandi potrebbe aprire strade a nuove collaborazioni

Se questa collaborazione possa aprire spazio a nuovi progetti (sul modello Facchinetti) non è cosa da escludere. “Non si può mai dire, quando ho incontrato Simon Le Bon si è portato via un mio arrangiamento-ricorda il fondatore di Art Boice Academy- Sicuramente è stato un bellissimo lavoro di un paio di settimane in cui ci siamo sentiti tutti i giorni. E poi è un'ulteriore occasione di lavoro con un grande della musica italiana per i ragazzi del coro e dell'orchestra Art Voice Academy” Durante il montaggio dell'Inno, Morandi ha fatto cantare tutta la piazza, con la verve che lo contraddistingue. Dopo i selfie e gli autografi I ragazzi che fanno festa lì intorno, le mamme e le nonne, gli stranieri che non conoscono bene l’italiano e lo guardano un po’ stupiti ma divertiti. Una grande festa per tutti. Tutti cantano l'Inno anche se le telecamere hanno finito il loro lavoro.

Per Diego Basso e Art Voice è l'ennesima conferma di un rapporto strutturato con il mondo cantautorale italiano. «Un onore aver potuto lavorare con lui, e bellissima l'occasione. L'inno affratella tutti in un sentimento che va oltre la musica».

Ultimo aggiornamento: 12:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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