Denatalità, partenze e pochi immigrati: Colline del Processo sempre più spopolate

Giovedì 20 Aprile 2023 di Mauro Favaro
PEDEMONTANA La maggior sofferenza riguarda le aree a ridosso delle Prealpi e le colline del prosecco

Le colline si stanno spopolando: dalla zona di Vittorio Veneto all’intera fascia pedemontana del Prosecco, compresa Valdobbiadene. Calano gli abitanti anche in sinistra Piave. A reggere ormai è solo la destra Piave, nell’area tra Treviso, Mogliano, Castelfranco e Montebelluna. Ma senza grossi picchi. Oggi, di fatto, è già un successo non perdere residenti, tra calo delle nascite, giovani che vanno all’estero e migranti che scelgono di cercare fortuna in altri Paesi. L’andamento dell’inverno demografico nella Marca è stato fotografato dall’ufficio di statistica della Regione, elaborando i dati Istat. Negli ultimi dieci anni il livello di crescita della provincia è rimasto sostanzialmente a zero. I trevigiani oggi sono poco meno di 878mila, sempre più anziani.

LA TENDENZA

Ma non è tutto immobile. E’ cambiata, e sta continuando a cambiare, la distribuzione nel territorio. Il confronto tra l’ultimo censimento e quello del 2011 evidenzia le difficoltà dei comuni più piccoli. In questo periodo storico la tendenza è a concentrarsi nei paesi che hanno già più di 10mila abitanti. Con tutto ciò che ne consegue anche sul fronte dei servizi, come confermano i nodi legati ai problemi delle scuole nel mettere assieme nuove classi prime e quelli dovuti alla carenza di medici di famiglia. La pedemontana, a conti fatti, ha perso oltre il 5% della popolazione.

L’EMORRAGIA

Lo spopolamento è più che mai intenso a Fregona. Qui nell’ultimo decennio il calo è stato di quasi l’11%. A livello assoluto vuol dire essere scesi da 3.161 a 2.815 abitanti (346 in meno). Il comune che ha perso più residenti proprio in termini assoluti, invece, è Valdobbiadene. Quasi 700 in meno in dieci anni: da 10.700 a 10.002 (per un calo del 6,5%). Discorso simile per Tarzo, che ha visto sparire più di 350 abitanti (-7,6%). Vede diminuire il numero di residenti anche Vittorio Veneto, l’unica città in calo tra quelle di riferimento a livello di distretto nella Marca. Qui la diminuzione ha superato il 4,5% (quasi 1.300 abitanti in meno: da 28.602 a 27.310). Di seguito c’è il filotto della pedemontana: Revine (-5,8%), Refrontolo (-4,7%), Cison (-6,4%), Follina (-7,3%), Miane (-8,2%), Segusino (-6%) e Farra di Soligo (-5,1%). Questa ultima, in particolare, ha perso quasi 460 residenti: da 8.967 a 8.508. Infine, perdono terreno in modo consistente anche Sarmede (-6,5%), Monfumo (-8,6%) e Portobuffolè (-6,6%).

CRESCITA ZERO

Nella zona di Oderzo e di Motta di Livenza i numeri sono un po’ meno drastici. Ma comunque costantemente in diminuzione. A Oderzo e dintorni si è a crescita zero. Ci sono piccole eccezioni. Ma si tratta di situazioni che sembrano estemporanee rispetto al quadro generale. Nella destra Piave, di contro, la popolazione è in timido aumento. Nessuna esplosione, va sottolineato, ma almeno la situazione regge.

IN CONTROTENDENZA

A livello provinciale sono cinque i comuni in netta controtendenza rispetto all’inverno demografico. Il primo in assoluto è Monastier. Qui nell’ultimo decennio i residenti sono cresciuti dell’8,2% (+336 abitanti). Di seguito Ponzano, che nello stesso periodo ha contato l’arrivo di 800 abitanti in più (+6,5%: da 12.181 a quasi 13mila). Per poi continuare con Spresiano, con 632 residenti in più (+5,4%), Roncade (+4,7%, per un aumento di 669 residenti) e Zero Branco (+4,5%, cioè quasi 500 abitanti in più). Per quanto riguarda i grandi centri, la città di Treviso nel giro di dieci anni ha visto aumentare la propria popolazione di oltre 3.420 residenti. Vuol dire un +4,2%. Anche a fronte della difficoltà di trovare casa in centro storico a un prezzo o con un affitto sostenibile, crescono gli arrivi soprattutto nei quartieri. Aumenta il numero di residenti, pur con meno impeto, anche a Castelfranco (+0,7%; per un totale complessivo di 33mila abitanti) e a Montebelluna (+0,9%; totale di 31mila abitanti). Nelle altre città, infine, la situazione sembra essere cristallizzata. Così come Oderzo, anche Conegliano e Mogliano, rispettivamente con oltre 34mila e poco più di 27.500 residenti, restano nella zona della crescita demografica pari a zero. 

Ultimo aggiornamento: 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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