TREVISO - Fine delle speranze: l'autopsia sul corpo di Sofiya Melnyk ha confermato l'identità ed evidenziato, come dato macroscopico, la presenza di numerosi traumi. Lo spiega l'anatomopatologo che ha eseguito l'esame, Alberto Furlanetto all'istituto di medicina legale di Treviso: ematomi e lesioni sono compatibili con colpi portati con un bastone o con calci, ma anche dovuti alla caduta dalla sommità della scarpata da cui il corpo è stato gettato, nel caso questo sia avvenuto quando la donna era ancora viva.
I risultati saranno confrontati con la Tac e l'indagine entomologica per valutare il tempo di permanenza del corpo sul luogo in cui è stato trovato. In base agli elementi ad oggi disponibili, è ritenuto molto probabile che la donna non sia morta sul colpo.
I particolari sul Gazzettino del 29 dicembre
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