Giorgia e Chiara, due sorelle sotto rete: «Cresciute a pane e pallavolo»

Sabato 2 Febbraio 2019
Giorgia e Chiara, due sorelle sotto rete: «Cresciute a pane e pallavolo»
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Giorgia e Chiara De Bortoli, due sorelle sotto rete. Una passione quella per la pallavolo, che la 23enne Giorgia e la sorella minore di 18 mesi, Chiara, hanno coltivato sin da piccole e che ora vede la più grande militare nella B1 del Duetti Giorgione e l'altra nel Club Italia. «Abbiamo iniziato a giocare insieme nella squadra di mini volley di Spinea quando eravamo alle elementari afferma Giorgia De Bortoli Ricordo che ci accompagnavano i nonni al campetto dietro casa, anche se mia sorella avrebbe voluto fare atletica. Il volley ci è piaciuto sin da subito, con gli allenamenti siamo diventate brave».


Poi la svolta. Quando le due sorelle sono entrate nella categoria under 12, hanno avuto una visibilità a più ampio raggio tanto da diventare l'oggetto del desiderio del San Donà. «Una volta entrate nell'under 12 la visibilità è stata di livello regionale sottolinea Giorgia  in una partita abbiamo battuto il San Donà e mi hanno chiesto se avessi voluto giocare lì. I miei genitori hanno detto di no perché ero ancora troppo piccola e il luogo degli allenamenti era troppo lontano da casa ma l'anno successivo l'opportunità è tornata. Volevano solo me ma, i miei genitori hanno detto che se avessero preso me, avrebbero dovuto prendere anche Chiara e così è stato». Grazie alla tenacia dei loro genitori, le sorelle De Bortoli hanno iniziato insieme un percorso fatto di lunghi e frequenti allenamenti e di fine settimana di partite in giro per l'Italia. «I nostri genitori sono stati molto pazienti sottolinea Il pulmino passava alle 17 e prima delle 23 non ci riportava a casa ma loro erano sempre lì ad aspettarci e a sostenerci, sia negli allenamenti che nelle partite». 

GIOIE E SACRIFICI
Le sorelle hanno militato per sei anni nel San Donà. «Abbiamo avuto la fortuna di essere allenate da Beppe Giannetti ricorda Giorgia era un bravissimo allenatore che, oltre a come giocare, ci ha insegnato come doveva comportarsi un atleta. Era molto severo. Ricordo che d'estate una volta siamo andate ad allenamento dopo esserci scottate al mare e lui ci ha fatto sedere nella tribuna così l'anno successivo, quando la situazione si è ripresentata, abbiamo deciso di andare ad allenarci vestite come se fosse inverno». Quella di Castelfranco è tra le società più promettenti a livello giovanile del Veneto e a settembre festeggerà i 50 anni di fondazione. «Siamo a pochi punti dalla zona alta della classifica sottolinea Giorgia Sono qua da due anni e mi trovo davvero bene, siamo una bella squadra con un clima sereno e a dimostrarlo sono anche i risultati. Non nego che per arrivare sino a qui abbiamo fatto entrambe molti sacrifici, quella degli atleti è una vita impegnativa e intensa ma non abbiamo mai pensato di mollare. Ci sono dei momenti brutti e difficili ma, bisogna focalizzarsi su quelli positivi e belli, solo così si riesce a superarli». 
L.R.
Ultimo aggiornamento: 20:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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