Addio Dario, papà e vigile del fuoco stroncato a 55 anni

Domenica 1 Novembre 2020
Addio Dario, papà e vigile del fuoco stroncato a 55 anni

PONZANO (TREVISO) - Era un padre, un marito, un vigile del fuoco che amava la sua famiglia e la sua professione. Da diversi anni lottava contro il male che lo ha consumato, ma che ha sempre fronteggiato con coraggio e forza. È spirato venerdì 30 ottobre Dario Guerra, 55enne residente a Ponzano con la moglie e i due figli.

La notizia ha lasciato nello sconforto l'intero paese, gli amici e i colleghi di Dario, oltre al mondo del nuoto e dello sport che amava da sempre.


IL LUTTO

Dario era malato da due anni. Negli ultimi anni la sua battaglia era stata portata avanti con coraggio da tutti i membri della famiglia. Nonostante le cure, nel recente periodo le sue condizioni erano peggiorate fino ad arrivare al tragico epilogo. Dario lascia la compagna Sara e i due figlioletti Anna e Marco di 12 e 9 anni, oltre alla madre Clara e al fratello Massimo. Le esequie sono state programmate per la giornata di lunedì. Alle 15 sarà il campo sportivo di via Don Geron a Ponzano ad accogliere quanti vorranno presenziare al funerale di Dario. L'appuntamento sarà nell'ampio spazio dietro la chiesa parrocchiale di Paderno per rispettare le norme di distanziamento sociale e garantire la massima sicurezza ai partecipanti. Dopo la funzione la salma proseguirà per la cremazione.


LA CARRIERA

Profondamente addolorati i colleghi di lavoro del corpo dei vigili del fuoco, di cui Guerra era orgoglioso membro dal 1997 dopo aver lavorato come progettista alla Fiset di Silea. Aveva cominciato la carriera a Cortina per poi passare a Treviso nel 99, mentre negli ultimi anni era coordinatore all'aeroporto. «Ha sempre partecipato con profitto ai corsi di aggiornamento. Era un grandissimo appassionato di montagna, aveva partecipato a molte gare nazionali di sci alpinismo, era membro della squadra del nostro gruppo sportivo provinciale ed era istruttore di nuoto federale ricordano i colleghi. Solare, splendido, discreto e disponibile, è stato un guerriero fiducioso che non ha mai pensato di non farcela».


IL RICORDO

«È stato un combattente, come tutta la sua famiglia a partire dalla moglie, autentico esempio di forza, capace anche nel dramma di garantire supporto e serenità al marito e ai figli piccoli» spiega Roberto Cognonato, direttore del Natatorium Treviso. Nel centro sportivo Guerra era molto conosciuto. Appassionato nuotatore, aveva trasmesso l'amore per l'acqua anche ai piccoli Anna e Marco. «Fin da ragazzino, negli anni 70, era stato una promessa del nuoto trevigiano aggiunge Cognonato. Era poi diventato istruttore e nonostante il lavoro aveva mantenuto la passione per questo sport che hanno ereditato i figli, oggi parte del nostro gruppo agonistico. Questo gli aveva permesso di tornare a frequentare le piscine, dove era molto amato. Pur nella sofferenza sono stati una famiglia stoica, con una dignità non comune. È una perdita enorme, ora non possiamo che stringerci tutti a Sara e ai piccoli».
Sds

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Ultimo aggiornamento: 18:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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