Cup senza telefono: «Telecom deve pagare». Impossibile prenotare le visite

Mercoledì 21 Novembre 2018
Cup senza telefono: «Telecom deve pagare». Impossibile prenotare le visite
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CASTELFRANCO - Attorno alle 11.45 di ieri, il guasto alla linea Telecom che aveva isolato il Cup telefonico dell'ex usl 8 (Montebelluna, Castelfranco e Asolo) rendendo impossibile ai cittadini, prenotare visite, disdirle, spostare appuntamenti, è stato risolto. E dopo un giorno intero di silenzio la linea è tornata a funzionare. A comunicarlo immediatamente all'utenza un messaggio sul sito dell'Usl 2 Marca trevigiana. «Si informa - si legge in una nota - che il CUP dalle ore 11.45 odierne ha ripreso regolarmente il funzionamento delle chiamate telefoniche per il servizio di prenotazioni». Una liberazione che ha fatto seguito alla comunicazione di qualche ora prima in cui si avvisava invece che dal «19/11/2018 è in atto un black-out del sistema telefonico del Centro Unico Prenotazioni  (CUP) del Distretto di Asolo - Ulss 2 Marca trevigiana dovuto ad un guasto sulla connettività Telecom. Riguarda tutta la numerazione del CUP. Tale guasto è in fase di lavorazione per la risoluzione del problema da parte del fornitore del servizio telefonico. Al momento non ci sono previsioni circa l'ora del ripristino del servizio».

IL DISSERVIZIO
La soluzione del caso, peraltro, non ha placato la rabbia del direttore generale Francesco Benazzi, che ieri ha confermato la propria intenzione di procedere nei confronti della Telecom. Il gestore della rete è infatti finito sono accusa non tanto per il guasto in sé, ma per il fatto che per tutta la giornata di lunedì nessuno si è minimamente preoccupato di informare l'Usl di ciò che stava accadendo. E solo nella serata di lunedì, quindi, l'azienda ha potuto provvedere ad affiggere quei cartelli e diffondere le comunicazioni necessarie.
LA RABBIA
«Una commissione - spiega Benazzi- sta ora valutando l'entità dei danni. Poi ci rivarremo nei confronti di Telecom. Mi sembra che il comportamento della compagnia sia stato davvero poco corretto. I blocchi nella linea non sono prevedibili, ma siamo dei clienti, paghiamo e abbiamo diritto all'informazione. La colpa dell'accaduto non è stata nostra dato che non gestiamo noi il servizio». Possono stare invece al sicuro quei cittadini che lunedì avevano chiamato per disdire visite ed esami, atto necessario nel caso in cui le visite fossero imminenti per evitare di pagare comunque il ticket. «Ovviamente -continua il direttore generale- non dovranno pagare comunque». Naturalmente, però, una perdita di introiti per l'azienda sanitaria ci sarà ed appare quindi indubbio che si cercherà di recuperarla rivalendosi sul responsabile.
Laura Bon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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