Il ct della nazionale austriaca è di Vittorio Veneto: «In famiglia si tifa Italia»

Domenica 27 Giugno 2021 di Pio Dal Cin
Alessandro Foda, cugino del ct dell'Austria Franco Foda
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VITTORIO VENETO - L'Italia ce l'ha fatta a superare la coriacea Austria guidata dal ct di origini vittoriesi Franco Foda. La sua macumba dei giorni della vigilia ha retto solo per 90. Alessandro, il cugino, non si era sbilanciato quando dall'Austria un giornalista gli ha chiesto per chi avrebbe tifato durante Italia-Austria, l'atteso ottavo di finale degli Europei.

Mostra una foto di un giornale sportivo di Graz, dove il suo più famoso cugino ha allenato per anni la squadra locale prima di diventare il commissario tecnico della nazionale austriaca. «Mi hanno chiamato l'altro ieri per una intervista, volevano forse mi sbilanciassi a favore dell'Austria ma io sono nato e cresciuto qui, a Vittorio Veneto. La parentela è una cosa, l'amore per la squadra, specie per gli azzurri è altra cosa anche se Franco, davvero bravo, ci ha fatto sudare questa vittoria. Comunque forza Italia e forza Foda».

FEDE AZZURRA
«Ho solo detto che vinca il migliore - fa sapere il giovane barista che lavora in centro a Vittorio Veneto, al bar Cristallo, a due passi dai giardini pubblici-. Posso comunque dire con grande tranquillità che tifo per l'Italia. Sono da sempre un appassionato di calcio e seguo eventi come gli Europei e i Mondiali da sempre. Nel mio petto batte un cuore al 100% italiano e non posso che tifare per gli azzurri».
Il suo celebre cugino, il ct dell'Austria no lo ha mai incontrato. «Anche se a Vittorio Veneto c'è un borgo storico che riporta il cognome della nostra famiglia non siamo originari di quel posto. La famiglia di mio cugino è originaria di San Lorenzo. Gli faccio ovviamente un in bocca al lupo. Non ci siamo mai visti ne sentiti. Lui è nato in Germania dove mio zio Enrico si era trasferito all'età di vent'anni e dove si è creato una famiglia con moglie e quattro figli. Lo zio era emigrato in Germania e si occupava di tutt'altro, era nel settore della vendita di auto. Mio cugino Franco è da sempre stato appassionato di calcio, ma quello che so di lui l'ho imparato leggendolo nel web e come ho detto no l'ho mai incontrato ne sentito. Suo padre veniva almeno due volte all'anno in Italia a trovare amici e parenti prima della sua prematura scomparsa avvenuta nel 1998». Mentre parla da dietro il banco del bar il mega schermo rilancia più volte l'immagine del famoso cugino. La somiglianza tra i due è evidente come anche la posa delle braccia.

TIFO ALL'APERTO
Al Bianconiglio, un bar all'aperto appena fuori del centro invece ci sono i tavoli pieni. Forse la gente preferisce stare all'aperto. Ci sono bandiere dell'Italia e gruppetti di amici che mangiano volentieri hamburger e patatine, le birre alla spina escono dal banco a ritmo vertiginoso. Tutti con gli occhi incollati ai tre schermi distribuiti nel plateatico in modo da non creare assembramenti. In uno dei tavoli c'è un gruppo di ragazzi di Dolo. «Siamo venuti su stamattina per trovare una amica comune. Siamo andati al lago di Santa Croce - racconta Daniele - scesi a Vittorio Veneto e cercato un buon posto per vedere la partita. Non è stato facile, cercavamo un maxi schermo, magari all'aperto, l'importante è poter vedere la partita e sostenere gli azzurri». La bandiera appesa al collo è tricolore: «Sappiamo del ct austriaco, abbiamo sentito che è di origini italiane ma non sapevamo fosse di qui. Buon per lui. Forza Italia».
Alla fine del primo tempo, nonostante alcuni occasioni per l'Italia, il risultato è inchidato sullo 0-0, poi la rete dell'Austria annullata per fuorigioco dal Var che poi fa vanire i brividi agli azzurri di Mancini per un sospetto atterramento in area che non produce il rigore per gli avversari arcigni in difesa. «Cambierà - è fiducioso il titolare del bar impegnato a cucinare nel retro -. Gli azzurri stanno giocando alla grande. E' solo questione di minuti. Aspetto con ansia un boato di gioia». Si va ai supplementari. Ed il boato, per fortuna, arriva due volte: prima con la giocata di Chiesa poi con il gran gol del mancino Pessina. Ma si soffre fino alla fine dopo la rete dell'Austria a 5' dalla fine ma l'Italia va.
 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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