FARRA DI SOLIGO - È crollata la storica barchessa della parrocchia in pieno centro. Quasi un terremoto l'ha definito il parroco don Bruno De Toffol, accorso alle 19.30 di ieri per verificare la situazione. È collassata la parte centrale di uno dei due edifici chiusi e vincolati dalla Soprintendenza, hanno ceduto due capriate che si sono portate dietro un centinaio di metri quadri della copertura. Il crollo ha avuto subito conseguenze importanti per la viabilità dal momento che l'edificio è a ridosso della provinciale, una strada trafficatissima che è stata parzialmente chiusa. Il sindaco Mattia Perencin, infatti, già ieri sera, ha firmato l'ordinanza della chiusura di una carreggiata. La circolazione funzionerà a senso unico alternato, finchè non si provvederà a mettere in sicurezza il fabbricato. Non ci sono stati feriti, nessun danno alle persone. Una fortuna. Quando è avvenuto il crollo, forse verso le 18, era già tardi, il buio era calato. Tutte le attività parrocchiali si erano fermate. Se fosse successo durante il giorno le conseguenze avrebbero potuto essere ben diverse. L'area infatti è frequentata da moltissimi ragazzi. Il fabbricato interessato dal crollo guarda proprio il campo di calcetto e quello da tennis.
IMPREVEDIBILE
«Nessuno ha sentito nulla - ha detto don Brunone - io sono rientrato verso le 19 30. Ero stato impegnato nella benedizione di alcune case. Quando sono tornato ho visto questo disastro». È scattato l'allarme. Sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco e il sindaco e una ventina di persone. «Non potevamo prevedere questo crollo - afferma con amarezza don Brunone - abbiamo eseguito una manutenzione costante. Dopo la tempesta Vaia ,abbiamo provveduto a una sistemazione generale. Credo che il crollo sia la conseguenza delle infiltrazioni d'acqua per la pioggia copiosa di questi giorni». Il sindaco è arrivato insieme agli operai comunali. Con i vigili del fuoco è stata transennata l'area. È stata collocata la segnaletica e chiusa parzialmente la provinciale. «È un bel problema - dice - la strada è trafficata, anche da mezzi pesanti, qui vicino c'è anche un incrocio. La situazione è delicata. Cercheremo di dare una mano alla parrocchia». «Già dalla prossima settimana ci incontreremo con la Soprintendenza - fa sapere l'architetto Marco Merello, che segue i lavori per la Parrocchia - dovremo intervenire con le puntellazioni per mettere l'edificio in sicurezza».
Loredana Zago
Diego Berti
Ultimo aggiornamento: 08:29
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«Nessuno ha sentito nulla - ha detto don Brunone - io sono rientrato verso le 19 30. Ero stato impegnato nella benedizione di alcune case. Quando sono tornato ho visto questo disastro». È scattato l'allarme. Sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco e il sindaco e una ventina di persone. «Non potevamo prevedere questo crollo - afferma con amarezza don Brunone - abbiamo eseguito una manutenzione costante. Dopo la tempesta Vaia ,abbiamo provveduto a una sistemazione generale. Credo che il crollo sia la conseguenza delle infiltrazioni d'acqua per la pioggia copiosa di questi giorni». Il sindaco è arrivato insieme agli operai comunali. Con i vigili del fuoco è stata transennata l'area. È stata collocata la segnaletica e chiusa parzialmente la provinciale. «È un bel problema - dice - la strada è trafficata, anche da mezzi pesanti, qui vicino c'è anche un incrocio. La situazione è delicata. Cercheremo di dare una mano alla parrocchia». «Già dalla prossima settimana ci incontreremo con la Soprintendenza - fa sapere l'architetto Marco Merello, che segue i lavori per la Parrocchia - dovremo intervenire con le puntellazioni per mettere l'edificio in sicurezza».
Loredana Zago
Diego Berti
