Criptovalute. Nft e i cento milioni di euro spariti, il Codacons: «Basta attese, ora dovete denunciare»

Domenica 28 Agosto 2022 di Mattia Zanardo
Criptovalute. Nft e i cento milioni di euro spariti

TREVISO - Avanti tutta con le cause. Il Codacons suggerisce di non perdere altro tempo ai risparmiatori - almeno seimila - rimasti coinvolti nel caso New Financial Technology ltd, la società di Silea, con sedi a Londra e Dubai, che ha raccolto secondo le stime cento milioni di euro dietro la promessa di rendimenti altissimi grazie a transazioni sul mercato delle criptovalute. Soldi, al momento, volatilizzatisi in una consistenza ancor più virtuale delle divise in cui Nft operava. Mentre torna a farsi vivo, tramite un video diffuso sul canale Telegram dei clienti, il direttore commerciale della società Christian Visentin, attualmente indagato insieme ad altre cinque persone (hanno aperto un fascicolo le procure di Treviso e Pordenone), l'associazione dei consumatori intende procedere con le vie legali: «Sulla vicenda Nft il Codacons, in costante contatto con la Guardia di Finanza - spiega in una nota l'organizzazione regionale - non concorda assolutamente con chi invita gli investitori a non procedere con la denuncia-querela agli organi inquirenti su quanto accaduto.

In queste ore si è sentito di riunioni organizzate da associazioni che invitano gli investitori a tergiversare e concedere ancora credito alla Nft, affermazioni in diritto completamente errate».


LA CONVOCAZIONE
Per questo l'associazione indice un nuovo incontro, domani questa volta on line sulla piattaforma Zoom, dopo quelli in presenza già promossi anche nella Marca nei giorni scorsi (ed altre saranno messe in calendario a breve). Riunione aperta a tutti coloro che siano interessati a questa vicenda in modo che ciascuno, libero di assumere le iniziative che riterrà più opportune a tutela del proprio investimento, quanto meno lo possa fare sulla base di nozioni in diritto corrette. Per partecipare, basta iscriversi al link: https://us06web.zoom.us/j/83445280220


IL COLPO DI SCENA
Nel frattempo, anche Visentin, considerato una delle menti del crypto-raggiro, ha fornito una sua versione dei fatti, attraverso un breve video diffuso l'altro ieri, presumibilimente da Dubai dove risiede. «Come ogni azienda ci sono dei periodi di piena e di secca, e purtroppo Nft sta affrontando uno di questi periodi dovuto in parte anche a mie scelte operative», afferma, ribadendo di voler spiegare l'accaduto («Voglio essere trasparente e mi scuso per il ritardo di questa comunicazione») e di volerci mettere la faccia. In buona sostanza, all'origine di tutto vi sarebbe un problema tecnico legato ad uno dei software utilizzati dalla società. Problema che, dice Visentin, riteneva di risolvere al massimo in 90 giorni e invece protrattosi molto più a lungo. «Nei primi giorni di stop alcuni asset di Nft erano in bitcoin - continua il filmanto - e sono stati utilizzati per aprire dei prestiti in bitcoin per permetterci di pagare ugualmente tutti i clienti solo per questi mesi. Purtroppo i lavori sono durati più di 90 giorni, nel frattempo il mercato delle criptovalute, come avete visto, ha subito una variazione di trend e il bitcoin è crollato, portandoci purtroppo con questo flash crash a subire svariate liquidazioni». Il promotore comunque assicura: «Faccio un video per farvi vedere che sono qui, con il nuovo team tecnico e legale per garantire la situazione».
 

Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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