PIEVE DEL GRAPPA - Che bello quel terreno in vendita, il posto ideale da comprare per costruire la casa da sempre desiderata. Questo devono aver pensato i coniugi 40enni che nel 2015, dalle parti di Crespano, vedono realizzarsi davanti ai propri occhi il sogno di una vita: un bell'appezzamento in vendita a un prezzo onesto, un' area fabbricabile dove edificare la casetta immersa nel panorama pieno di fascino della pedemontana. Ma non avevano fatto i conti con il vicino. Che per ragioni che dovranno essere chiarite ora davanti a un giudice non ha mandato giù il fatto che la terra davanti alla sua di abitazione venisse acquistata da qualcuno per farci una costruzione, dichiarando guerra agli acquirenti. È la storia che ruota attorno al processo per stalking e lesioni appena iniziato in Tribunale a Treviso e che vede alla sbarra un 50enne del posto. Lui nega tutto. «Raccontano - dice riferendosi alle presunte vittime - cose che non corrispondono al vero».
L'INCUBO
Ma la coppia giura di aver visto trasformare il sogno in incubo perché il 50enne li avrebbe presi di mira arrivando anche a investire l'uomo con la macchina, mandandolo in ospedale. Secondo quanto emerge dalle indagini il 50enne non avrebbe digerito il fatto che il fratello della moglie, proprietario dell'appezzamento della discordia, lo avesse venduto a estranei e non a lui.
LA VENDETTA
E allora si sarebbe vendicato accanendosi su i due quarantenni, prima con dispetti e minacce e poi passando alle vie di fatto. E quando sono iniziati i lavori per la costruzione dell'edificio avrebbe dato il la a una campagna di persecuzione, arrivando a lanciare grossi sassi contro i due coniugi con l'intento di spaventarli. Tre anni di inferno culminati nell'episodio del presunto investimento in auto che avrebbe procurato al 40enne lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. (de.bar.)
Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 12:51
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Ma la coppia giura di aver visto trasformare il sogno in incubo perché il 50enne li avrebbe presi di mira arrivando anche a investire l'uomo con la macchina, mandandolo in ospedale. Secondo quanto emerge dalle indagini il 50enne non avrebbe digerito il fatto che il fratello della moglie, proprietario dell'appezzamento della discordia, lo avesse venduto a estranei e non a lui.
LA VENDETTA
E allora si sarebbe vendicato accanendosi su i due quarantenni, prima con dispetti e minacce e poi passando alle vie di fatto. E quando sono iniziati i lavori per la costruzione dell'edificio avrebbe dato il la a una campagna di persecuzione, arrivando a lanciare grossi sassi contro i due coniugi con l'intento di spaventarli. Tre anni di inferno culminati nell'episodio del presunto investimento in auto che avrebbe procurato al 40enne lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. (de.bar.)
