TREVISO - Se mi levassero il vitalizio? Sarei sicuramente pi sereno e tranquillo. Ex deputato, il leghista Bepi Covre della pensione da parlamentare, che per indorare la pillola chiamano vitalizio, dice chi se ne frega. Un'indennit alla quale non si pu letteralmente dire di no, spiega. «Al massimo possiamo ricevere i soldi e darli tutti o in parte a chi ne ha bisogno. Dei 3000 euro al mese che percepisco, pago le tasse e me ne rimangono 2mila - chiarisce - Di questi, ogni anno destino il 30 per cento in beneficenza: nel 2010 a una società sportiva di Oderzo, quest'anno alla stessa società e all'iniziativa "Acqua è vita" che costruisce pozzi in Camerun».
Alla Camera è stato eletto nel 1996: «Per cinque anni ho fatto parte della casta - sottolinea - poi ho deciso di non appartenere mai più alla cerchia dei parlamentari e dei consiglieri regionali, che sono equiparabili. E che andrebbero ridotti della metà». Il problema, dice Covre, è che la politica di casa nostra ha il costo più alto d'Europa: «Il doppio della Germania, che ha un'economia neppure raffrontabile con la nostra: è un'indecenza, i cittadini hanno ragione ad arrabbiarsi. È una selva di mantenuti che non ci possiamo più permettere, visti i sacrifici che vengono richiesti a cittadini».
Il taglio dei costi della politica è stato un cavallo di battaglia della Lega Nord, cui Covre ha aderito in tempi non sospetti. E a cui non risparmia un affondo. «Vent'anni fa avevamo le idee molto chiare su questo tema - dice l'ex sindaco di Oderzo - adesso c'è molta confusione e molto smarrimento su questo campo e la cosa mi dispiace». La gente, invece, le idee ce le ha ben chiare: «Bisogna mobilitare le coscienze dei cittadini - conclude Covre - la gente deve far sentire che è arrabbiata, deve soffiare sul collo dei signori della casta».
Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 16:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA Alla Camera è stato eletto nel 1996: «Per cinque anni ho fatto parte della casta - sottolinea - poi ho deciso di non appartenere mai più alla cerchia dei parlamentari e dei consiglieri regionali, che sono equiparabili. E che andrebbero ridotti della metà». Il problema, dice Covre, è che la politica di casa nostra ha il costo più alto d'Europa: «Il doppio della Germania, che ha un'economia neppure raffrontabile con la nostra: è un'indecenza, i cittadini hanno ragione ad arrabbiarsi. È una selva di mantenuti che non ci possiamo più permettere, visti i sacrifici che vengono richiesti a cittadini».
Il taglio dei costi della politica è stato un cavallo di battaglia della Lega Nord, cui Covre ha aderito in tempi non sospetti. E a cui non risparmia un affondo. «Vent'anni fa avevamo le idee molto chiare su questo tema - dice l'ex sindaco di Oderzo - adesso c'è molta confusione e molto smarrimento su questo campo e la cosa mi dispiace». La gente, invece, le idee ce le ha ben chiare: «Bisogna mobilitare le coscienze dei cittadini - conclude Covre - la gente deve far sentire che è arrabbiata, deve soffiare sul collo dei signori della casta».
