Un serpentone di auto in coda, lungo fino a tre chilometri. È l'immagine plastica con cui ieri si è materializzato, pure agli occhi dell'opinione pubblica, il livello di criticità a cui è arrivata la gestione dei contagi nelle scuole: alla Zoppas Arena di Conegliano, punto tamponi dell'Ulss 2 Marca Trevigiana, si sono ritrovate incolonnate anche per 5 ore centinaia e centinaia di auto (VIDEO), cariche di bambini accompagnati dai genitori. Di fronte all'ennesima segnalazione di caos, la Regione ha deciso di modificare la propria strategia: da adesso in avanti il monitoraggio delle infezioni in ambito scolastico non avverrà più attraverso i test molecolari, bensì mediante gli antigenici rapidi.
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Scuola, in Veneto ora solo test rapidi agli studenti
La novità è contenuta in una circolare diramata in giornata da Francesca Russo, responsabile regionale della Prevenzione, ai direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere del Veneto. Spiega al riguardo Luciano Flor, dg dell'area Sanità: «Con una media ormai di circa 120.000 tamponi al giorno, abbiamo la capacità più alta d'Italia in rapporto alla popolazione, eppure sembra non bastare mai. Il problema è legato essenzialmente alla scuola, caratterizzata da una consistente diffusione del Covid. A questo punto abbiamo deciso di dare indicazione alle Ulss, affinché in questi contesti utilizzino i test rapidi anziché quelli molecolari. Dal punto di vista epidemiologico abbiamo la tranquillità di poterlo fare, nel rispetto delle linee-guida nazionali, in quanto nei setting contrassegnati da un'alta prevalenza, non serve l'esame di laboratorio per intercettare il virus: è sufficiente un tampone antigenico, senza correre il rischio di incappare nei falsi negativi».
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Risultati dei test entro poche ore
Dunque d'ora in poi cambierà la metodica di sorveglianza sulle classi, finalizzata a verificare se anche i compagni dei positivi siano stati contagiati a loro volta e se possano uscire dall'eventuale quarantena in cui sono stati inseriti. Anziché attendere due giorni (quando va bene) per ottenere il referto, e senza intasare i laboratori che comunque non possono andare oltre un limite di circa 30.000 diagnosi al giorno, bambini e ragazzi saranno sottoposti al controllo che prevede l'invio del risultato già nel giro di poche ore. È chiaro che questa novità non potrà tagliare le code, se i focolai da gestire sono comunque tanti, ma almeno permetterà di ridurre i tempi degli accertamenti e razionalizzare l'impiego del personale. «In questo periodo osserva Flor abbiamo mediamente 40.000 soggetti attualmente positivi attorno a cui svolgere le attività di tracciamento. Di conseguenza dobbiamo dedicare i nostri operatori anche a quella, per cui è bene che i tamponi molecolari vengano riservati alla diagnostica dei casi sospetti, ai contatti stretti, ai malati e ai ricoverati».
A proposito di addetti, il direttore generale della Sanità conferma la disposizione alle aziende sanitarie e ospedaliere di valutare la sospensione delle prestazioni cliniche non urgenti.