Ca' Foncello, cinque reparti Covid e ora scattano le analisi anche di notte

Domenica 15 Novembre 2020 di Mauro Favaro
Ospedale terapia intensiva

TREVISO - Salgono a 5 i reparti Covid del Ca' Foncello. L'ospedale di comunità, inaugurato a settembre, è stato definitivamente riadattato per accogliere pazienti positivi al coronavirus. Si aggiunge alla Terapia intensiva centrale, che oggi ospita esclusivamente pazienti contagiati, e ai reparti di Pneumologia, Malattie infettive 1 e Malattie infettive 2, da poco ricavato negli spazi dell'ex Riabilitazione con l'inserimento di personale recuperato dalla chiusura della sezione donne di Ortopedia. L'Usl ha iniziato a potenziare gli organici attraverso trasferimenti temporanei di personale dalle aree chirurgiche, dove si stanno gradualmente riducendo gli interventi non urgenti. Mentre il centro di Microbiologia ormai lavora giorno e notte per processare i tamponi. 
L'ATTIVITÀ

«Il volume dell'attività causata dall'elevatissimo numero di tamponi microbiologici per la ricerca del Covid-19 spiegano dall'azienda sanitaria ha determinato la ridistribuzione dei carichi di lavoro durante l'intera giornata e anche di notte». Attualmente l'unità referta oltre 2mila tamponi rapidi al giorno provenienti dai Covid Point e dai centri per anziani e persone con disabilità. E poi c'è tutta la mole dei tamponi classici. «E' una fase di emergenza» ribadiscono dall'Usl. Tanto che nella stessa Microbiologia è stato necessario definire una seconda reperibilità notturna per le urgenze non legate al coronavirus, che non sono mai sparite. Anche la Radiologia è in emergenza. Negli ultimi giorni sono aumentati sempre più i pazienti provenienti dal pronto soccorso e da Malattie infettive da sottoporre a Tac per il sospetto di polmonite da Covid-19. Si fatica a garantire il resto. 
LE TAC

«Tale aumento sta rendendo impossibile poter mantenere su una delle due Tac a nostra disposizione una lista di pazienti prenotati dice il primario Morana ma non è più possibile chiudere la lista: i nostri pazienti sono al 90% oncologici e non si possono posticipare i loro esami». L'Usl è corsa ai ripari noleggiando per due mesi una Tac su un mezzo mobile da piazzare nell'area interna dell'ospedale. Per quanto riguarda i reparti Covid, la trasformazione dell'ospedale di comunità del Ca' Foncello ha portato in dote altri 20 posti letto per pazienti che si stanno mettendo l'infezione alle spalle. Il servizio, gestito dalla cooperativa Orchidea, è stato riorganizzato con turni che prevedono fino alla presenza contemporanea di tre infermieri e tre operatori. Nella Terapia intensiva centrale (20 posti letto) sono attualmente ricoverati 14 pazienti Covid positivi. Qui l'organico è stato rafforzato con personale aggiuntivo liberato da una prima riduzione delle operazioni chirurgiche. 
IL SISTEMA

Per i pazienti con problemi non collegati al coronavirus, intanto, ci si appoggia alle Rianimazioni della cardiochirurgia e della neurochirurgia. Anche in Pneumologia ci sono 20 posti letto per pazienti Covid positivi. Poco più della metà in area semi-intensiva. Ora l'obiettivo è fare in modo che tutti e 20 i posti diventino semi-intensivi. Ma per arrivarci servono almeno altri 6 infermieri e 5 operatori. Malattie infettive 1 continua con i propri 30 posti. L'organico sarebbe tarato per assistere 20 pazienti: necessario chiamare rinforzi dalla riorganizzazione dell'area chirurgica. Ad oggi ci sono turni che contano fino a 6 infermieri e 4 operatori. E questo consente di garantire 280 minuti di assistenza per paziente al giorno. Ben oltre il limite minimo di 230 minuti. Il quadro dei reparti Covid è chiuso da Malattie infettive 2. Negli spazi dell'ex Riabilitazione sono stati attivati 25 letti, con la possibilità di salire a 40. Il personale è stato recuperato in parte dall'organico della Riabilitazione e in parte da quello dell'ex Udie (unità didattica infermieristica estensiva). Più quello resosi disponibile dopo la chiusura della sezione donne dell'Ortopedia. La Riabilitazione, di contro, è stata parzialmente trasferita in quella che era l'unità Udie. Qui adesso ci sono 12 posti letto per la medicina riabilitativa non Covid. Di pari passo, sono stati aumentati i posti in Geriatria: da 25 a 50. E anche quelli delle aree mediche sono stati rivisti al rialzo: sia Medicina 1 che Medicina 2 sono passati da 44 a 52 posti, nel rispetto delle misure di prevenzione contro la diffusione del coronavirus. 
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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