MONTEBELLUNA La prima a essere notata è stata la scritta in via Ca' Mora, non lontano dall'ospedale vecchio, lungo via Ospedale. Apostrofava i medici come «corrotti e assassini».
LA CONDANNA
Lo stesso Severin, assieme a Quaggiotto, in modo assolutamente unanime, condanna il gesto. «Un oltraggio di questo tipo non ha alcun tipo di giustificazione - dice Severin - e offende proprio coloro che in queste ore sono più a rischio. Io non oso pensare come si possa sentire un medico che, al ritorno da un turno estenuante, si ritrova a leggere un simile offesa. E non posso non pensare a tutti i medici che in questi mesi sono morti proprio in seguito al lavoro svolto». Per il momento non ci sono indicazioni su chi possano essere gli autori del gesto e in Comune non sono arrivate lettere, neppure anonime, cui possa essere connesso un atto del genere. «Non credo che ne troveremo - prosegue Severin - queste persone sono troppo vigliacche. Hanno agito su una strada periferica, dove non potevano essere notate, di notte; non hanno neppure il coraggio di agire alla luce del giorno».
I SOSPETTI
Sia gli amministratori che i comuni cittadini non hanno alcun dubbio sul fatto che il gesto vada collegato all'ambiente dei negazionisti nei confronti del coronavirus. «Con questo virus altamente contagioso - dice un cittadino sui social - abbiamo capito che la diffusione avviene mediante il contatto stretto tra persone contagiate. Proprio per questo sono state poste delle regole, semplici semplici, che prevedono l'uso di mascherina, il distanziamento e il lavaggio delle mani. Per i no mask questo si configura come una dittatura che adesso viene riproposta dai no vax per i vaccini. A questo punto è evidente che queste persone rappresentano il problema e mai la soluzione. Purtroppo dobbiamo portarci il peso di queste zavorre nella nostra società».
LE PRESE DI POSIZIONE
E sul tema hanno preso posizione anche i consiglieri regionali del Pd Giacomo Possamai, Andrea Zanoni, Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis. «Insultare chi da quasi un anno si trova in prima linea a combattere il virus e assistere migliaia di persone contagiate, è semplicemente vergognoso. Al personale sanitario va la nostra vicinanza e solidarietà. Non dovremmo smettere di ringraziarli per il loro lavoro, spesso fatto in condizioni al limite e con turni massacranti, vista la carenza di personale. Da febbraio stanno mettendo a rischio la propria salute e quella dei loro cari, spesso pagando anche con la vita. Senza risparmiarsi in generosità, basti pensare ai tanti medici in pensione che sono rientrati in servizio per dare una mano. Fa davvero male leggere offese del genere e il caso di Montebelluna è solo l'ultimo della lista: pochi giorni fa è toccato agli infermieri che si sono sottoposti al vaccino. La battaglia per sconfiggere il Covid è ancora lunga e si somma a quella contro l'ignoranza, che non può mai essere una giustificazione per gesti del genere. È indispensabile una campagna di informazione sul virus e sull'importanza di vaccinarsi, senza lasciare spazio a deliri complottisti e negazionisti».