Sabotaggio al Covid point, manomesso il quadro elettrico: "Tira brutta aria"

Sabato 18 Dicembre 2021 di Mauro Favaro
Il Covid point di Altivole che è stato sabotato ieri mattina creando una lunga serie di disagi

ALTIVOLE Assalto al Covid Point di Altivole, dove l’impianto elettrico è stato messo fuori uso. Intimidazioni anonime di stampo anti-vaccinista recapitate al sindaco di Paese. Volantinaggi contro i vaccini davanti alle elementare De Amicis a Treviso. E anche un uomo-sandwich fuori dalle scuole di Mogliano con cartelli contro il Green Pass, marchiato dalla SS naziste.

La galassia No-Vax alza la tensione nella Marca. Ieri notte è finito nel mirino il Covid Point di Altivole. Qualcuno si è introdotto nell’area esterna e ha spaccato il quadro elettrico, che era protetto da una cassetta, facendo saltare l’impianto elettrico del centro tamponi.


LE REAZIONI

«È stato sabotato – dice il governatore Luca Zaia, che ha subito espresso solidarietà al personale – e di certo non è stato un ladro». I segni dell’incursione sono stati notati dalle guardie giurate della Civis nel corso dei giri notturni. L’Usl ha già presentato denuncia ai carabinieri. All’esterno del Covid Point, però, non ci sono telecamere. L’impianto elettrico è poi stato ripristinato. «L’attività vaccinale ha subito un ritardo di 30 minuti. Di seguito le cose sono progressivamente rientrate – fa il punto Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria – si tratta di un atto vandalico. Non lo attribuirei ai No-Vax. Sono dei maledetti vandali». Resta il fatto che, dopo la devastazione del bagno del centro vaccinale dell’ex Maber di Villorba, quello di Altivole è il secondo caso simile nel giro di un paio di settimane. Nello stesso periodo, tra l’altro, sono apparse varie scritte No-Vax sui muri dello stadio da rugby di Monigo a Treviso. Come la scritta tracciata sulle strisce pedonali davanti alla scuola elementare Treforni di Paese. «I vaccini uccidono – si leggeva – salvate i bambini». 


I TIMORI

E proprio il sindaco di Paese ora sta ricevendo una serie di lettere intimidatorie, tutte anonime, firmate da sedicenti No-Vax o con sigle risultate essere false. La maggior parte è stata recapitata in Comune. Ma la cosa che inquieta è che alcune sono arrivate anche nell’abitazione privata del primo cittadino. «Siamo preoccupati. Tira una brutta aria», avverte il sindaco Katia Uberti. Dalle missive emerge una pioggia di sconclusionati richiami al nazismo. «Figli di p..., ci state già preparando il campo di concentramento per dissidenti e ammalati post-vax da proteina spike? – si legge – chiudi le vaccinazioni e sarai più ecologica e meno stragista. Sei una nazi-governativa». A queste si è aggiunto un mazzetto di fiori posto accanto all’ingresso del municipio di Paese, come in un cimitero, accompagnato da un biglietto: “Morte della Costituzione Italiana, No Green Pass, no obbligo vaccinale”. Una lettera dello stesso tenore è arrivata anche all’ex sindaco di Paese, Vigilio Pavan, nella quale si dice che «ci aspetta un Natale erodiano». «Dietro a questi messaggi c’è una carica di fanatismo ideologico che impedisce qualsiasi confronto. Quello fra Pro-Vax e No-Vax sta raggiungendo toni estremi che non possono non preoccupare le Istituzioni» spiega Uberti. Ieri, intanto, le forze dell’ordine sono intervenute davanti alle scuole De Amicis di Treviso dopo la segnalazione di un volantinaggio contro i vaccini. In tutto ciò questa mattina si terrà il Vax-day straordinario organizzato dall’Usl a Santa Lucia di Piave, il paese del sindaco Riccardo Szumski, medico di famiglia, riferimento delle galassie No-Vax e Free-Vax, radiato dall’Ordine dei medici di Treviso (provvedimento sospeso per effetto del ricorso). L’unità mobile dell’Usl sarà sotto il costante controllo della Polizia. E’ questo il clima che si respira oggi nella Marca.

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