Stop code e disagi ai Covid Point: in aiuto privati e Comuni. Ecco i nuovi centri attivati

Mercoledì 19 Gennaio 2022 di Mauro Favaro
Lunghe code al Covid Point di Conegliano

TREVISO - È iniziata la rivoluzione dei Covid Point per tagliare le code. Già ieri, 18 gennaio, il centro dell'ex dogana di Treviso è rimasto aperto fino alle 22 (tre ore in più). D'ora in poi si andrà avanti così. «E progressivamente l'orario di tutti i Covid Point, esclusi quelli riservati agli screening scolastici, verrà esteso fino alle 22», annuncia Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca. La svolta definitiva è attesa per domani sera, quando verrà attivato il nuovo portale regionale online per prenotare i test per il Covid.

Andando per appuntamento, come per i vaccini, sarà possibile ridurre code e attese, che negli ultimi giorni sono diventate un problema non da poco.

CENTRI ACCREDITATI
Oltre ai centri dell'Usl tra l'ex dogana di Treviso, l'ex Velo di Altivole, la Zoppas Arena di Conegliano e il Foro Boario di Oderzo, nella stessa piattaforma online si potrà prenotare il tampone anche in tre nuovi centri privati accreditati: l'ospedale San Camillo di Treviso, il laboratorio analisi Bios di Treviso e la casa di cura Giovanni XXIII di Monastier. «Abbiamo chiesto loro di diventare centri tamponi per l'Usl - conferma il direttore generale - i cittadini potranno fissare l'appuntamento via internet in base alle disponibilità». Senza più tamponi molecolari, se non in caso di particolare necessità: solo rapidi, per ridurre i tempi di refertazione, arrivati pure a 5 giorni con tutte le difficoltà connesse per lavoratori e studenti.

LE CODE
Dopo la giornata di passione di lunedì, anche ieri mattina si erano formate lunghe code di auto davanti al centro dell'ex dogana di Treviso, fino ad arrivare alla rotatoria sulla Noalese, intasando un tratto della tangenziale. A differenza di quanto accaduto 24 ore prima, però, si sono via via ridotte nel corso della giornata. Fino praticamente a sparire verso le 19. Questo anche grazie al potenziamento delle linee dell'ex dogana. Lunedì mattina era saltato perché 6 tra gli addetti aggiuntivi dedicati alla parte amministrativa erano risultati contagiati dal Covid, e quindi costretti all'isolamento. Ieri, invece, recuperando altro personale, l'azienda sanitaria ha potuto incrementare le postazioni per l'esecuzione dei test, passate da 4 a 6. «L'andamento degli accessi all'ex dogana conferma che i flussi non sono affatto costanti - sottolinea Benazzi - ecco perché è fondamentale procedere con la piattaforma online per prenotare i tamponi». L'Usl si riserverà una parte di test da fare seduta stante in caso di emergenza. Ma la via maestra d'ora in poi sarà quella degli appuntamenti, seguendo la modalità utilizzata per le vaccinazioni.

VIA CASTELLO D'AMORE
Non è finita. A breve verranno attivati anche i primi Covid Point comunali, organizzati da ogni singolo municipio, per fare gli screening scolastici sui ragazzi delle classi dove emergono casi di positività. L'idea è nata dalla collaborazione tra il Comune di Zero Branco e Roberto Rigoli, direttore sociosanitario dell'Usl. «Abbiamo complessivamente registrato l'adesione di 70 comuni», rivela il direttore generale. Tra questi c'è anche Treviso. Ca' Sugana allestirà il proprio Covid Point nel centro di via Castello d'Amore. La struttura ha già tutti i requisiti necessari. In queste ore il municipio sta cercando il personale per farlo funzionare. «Stiamo cercando volontari tra medici, infermieri, oss, tecnici di radiologia, dentisti e farmacisti fa il punto l'assessore Gloria Tessarolo dopo aver formato i gruppi, potremo partire. L'obiettivo è iniziare a fare i tamponi tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio». A tirare le fila del progetto c'è anche il consigliere Maurizio Franco. I Covid Point comunali si aggiungeranno ai 3 centri dell'Usl riservati esclusivamente alle scuole, che funzionano già su appuntamento: quello di via Mattioli a Dosson di Casier, l'ex Melodi di Castelfranco e il distretto di via Galvani a Conegliano, oltre all'ex Foro Boario di Oderzo che resta comunque aperto a tutta la cittadinanza. Più il centro tamponi dell'ospedale di Castelfranco.
 

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