Dieci malati no vax rifiutano il ricovero, Benazzi: «Ascoltano i guru, rischiano grosso»

Venerdì 7 Gennaio 2022 di Lina Paronetto
Il direttore generale dell'Usl 2 della Marca, Francesco Benazzi
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TREVISO - Non un paio, ma addirittura dieci pazienti, tutti non vaccinati, che malgrado la saturazione bassa e la difficoltà a respirare hanno per ora rifiutato il ricovero. Accade nell’Usl 2: a ieri, i dieci positivi al Covid, tutti non vaccinati, continuavano a gestire a casa il progressivo peggioramento del virus, rifiutando il ricovero disposto dal medico di base. «Si stanno facendo seguire a domicilio dai soliti guru – commenta il direttore generale Francesco Benazzi – Ma le strategie di questi guru sono perdenti.

Ci aspettiamo di vederli arrivare a breve in terapia subintensiva». Non sono bastati, dunque, i tragici casi dei giorni scorsi, a cominciare da quello dell’infermiere 67enne di Treviso che solo all’ultimo ha accettato di venire intubato. Quando ormai era troppo tardi. 

IL QUADRO

Anche di fronte a una cattiva saturazione, si moltiplicano i casi di malati che non accettano il consiglio del medico e preferiscono curarsi a casa, affrontando un grave rischio. «E arrivando in pronto soccorso quando la situazione è molto grave – sottolinea Benazzi -È questo che ci fa davvero arrabbiare». Non vaccinati che sono direttamente interessati dai provvedimenti intrapresi in queste ore dal governo, visto che l’ultimo decreto prevede l’obbligo vaccinale per gli over 50. 

I NUMERI

Nella Marca, la popolazione dai cinquant’anni in su è vaccinata con seconda dose per il 79,2%, vale a dire che poco meno del 21% risulta ancora scoperto e dovrà decidere come affrontare l’obbligo in vigore fino a metà giugno: se ottemperare o rischiare la sanzione. Se la popolazione degli over 50 nella Marca conta circa 410mila individui, parliamo di un numero non irrilevante: circa 80mila persone. Di queste, chi lavora va incontro a conseguenze ben più pesanti, come la sospensione dal lavoro senza retribuzione. Provvedimento preso per ridurre sempre di più il numero dei non vaccinati, i soggetti più vulnerabili in un momento di crescita esponenziale del virus. 

IL BOLLETTINO

Sono stati infatti 2.873 i contagi nelle ultime 24 ore, cinque i decessi: si tratta di pazienti di età compresa tra i 58 e gli 84 anni, quattro dei quali con gravi patologie al di là del Covid. Tre erano quelli non vaccinati. L’area in cui il virus si concentra in questo momento è quella del distretto di Treviso Nord, che segna il non invidiabile record di 1.810 positivi ogni 100mila abitanti, contro i 1.509 della zona di Treviso Sud. In evidente calo i contagi nell’asolano, dove la media si attesta a 1.215, mentre nel distretto di Pieve è di 1.369. Nella Marca, la media attuale è dunque di 1.464 casi ogni 100mila abitanti, un anno fa alla stessa ora era di 593. Il tasso dei ricoveri resta però nettamente inferiore, quasi la metà. Sono 22 i comuni sopra i 1.800 casi, 8 addirittura sopra i 2mila. Dieci, solo ieri, gli accessi in reparto al Ca’ Foncello di malati di Covid, tutti provenienti proprio dal comprensorio di Treviso Nord. «Come me lo spiego? Focolai dovuti alle feste in casa, ai raduni, inutile fare nuovi appelli, la gente sa come deve comportarsi, gli strumenti ce li ha, bisogna evitare di ritrovarsi per cene o serate», commenta il direttore generale Benazzi. Ad oggi sono 298 i ricoverati per Covid negli ospedali trevigiani: 98 al Ca’ Foncello, 122 a Vittorio Veneto, 78 a Montebelluna. Di questi, 37 sono in terapia intensiva, un numero che rimane sostanzialmente stabile. 

I TAMPONI

Rimane elevatissimo il numero di tamponi e con esso l’incidenza dei positivi: 6.897 quelli effettuati ai Covid point mercoledì, che salgono a poco più di 9mila comprendendo le farmacie. Uno su tre, il 36%, dà esito positivo. Oggi, intanto, si terrà una riunione con i medici di base per illustrare loro le procedure per l’utilizzo del nuovo farmaco antivirale della Merck, il Monlupiravir, di cui sono arrivate anche a Treviso le prime confezioni. «Si inizierà a somministrarlo da lunedì a domicilio a soggetti fragili». 

Ultimo aggiornamento: 17:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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