Accalcati in gruppo senza mascherina, multa da 400 euro

Domenica 10 Gennaio 2021 di Laura Bon
Multe a chi era senza mascherina
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TREVISO In gruppo, accalcati e senza mascherina: a Treviso sono fioccate le multe dei vigili. Mentre a Montebelluna, dove il Comune ha sempre invitato i cittadini a non abbassare mai la guardia e a rispettare rigorosamente le regola anti contagio, il sindaco Severin avverte: «Attenzione, non è finita finché non saremo tutti vaccinati». Se il ritorno alla zona gialla, per due giorni, sono stati visti come una riapertura, un piccolo ritorno alla normalità, ripiombare nella zona arancione è stata una situazione vissuta con insofferenza con tante, troppe persone, che hanno di fatto ignorato molte restrizioni. E alcuni sindaci non sanno più cosa fare. 
L’INTERVENTO
Un caso esemplare è il controllo effettuato a Treviso dalla polizia locale: nel primo pomeriggio di ieri, 6 persone stavano “amabilmente” chiacchierando in via Nino Bixio, in gruppo, alcuni senza mascherina, altri tenendola abbassata sotto al mento. Gli agenti li hanno subito identificati e sanzionati. «La centrale operativa ha ricevuto alcune segnalazioni da parte di persone che avevano notato un gruppo di adulti, del tutto incuranti delle norme anti-contagio, in una situazione di assembramento e senza adottare nessun tipo di precauzione - spiega il comandante Andrea Gallo. Per questo sono state inviate sul posto due pattuglie, di cui una in borghese, che hanno sorpreso queste sei persone, fra l’altro non conviventi, intente a parlare senza alcuna protezione alla bocca e senza distanziamento». Una leggerezza che ha comportato, per le sei persone, una sanzione di 400 euro.«L’utilizzo della mascherina insieme al distanziamento sociale e all’igienizzazione delle mani sono le tre regole fondamentali che da mesi vengono ribadite a tutti - ribadisce Gallo-. Non si può transigere quando qualcuno manca di rispettare queste tre basilari norme, soprattutto in questo momento in cui la circolazione del virus è ancora piuttosto rilevante». 
LA STRETTA
E sugli assembramenti, soprattutto da parte di compagnie di minorenni, il comando continuerà il monitoraggio: «Oltre ai controlli effettuati ieri in via dei Dall’Oro confermiamo che saranno svolti anche nei prossimi giorni servizi specifici e mirati in quelle zone dove vengono segnalate situazioni di disturbo o di assembramento -chiude il dirigente- da parte nostra tutte le aree sottoposte a videosorveglianza vengono continuamente monitorate per intervenire con tempestività». 
ARMI SPUNTATE
A Montebelluna, intanto, il sindaco Elzo Severin, che da settimane ha ingaggiato una personale battaglia per l’uso della mascherina, è disperato. «Sono demoralizzato -dice-.

Abbiamo le armi spuntate. Più che chiedere controlli chiamando di continuo carabinieri e polizia municipale non so più cosa fare. Anche venerdì li ho avvisati due volte e domani, lunedì, chiederò al comandante della polizia municipale un report sulle multe». Severin non lo dice esplicitamente, ma la sensazione è che non gli dispiacerebbe, forse, una maggiore rigidità. «La verità -prosegue il sindaco di Montebelluna- è che la gente, soprattutto i giovani, non capisce che bisogna rispettare le regole e quindi l’unica soluzione è rappresentata dalla vaccinazione di massa. Spero solo che ci arriviamo il più in fretta possibile». E individua soprattutto nei bar le zone più a rischio. «Io credo che i ristoranti potrebbero tranquillamente tenere aperto: lì le regole sono rispettate. Il vero problema sono i bar e soprattutto i plateatici esterni. Due giorni di zona gialla hanno fatto chiaramente vedere che alla gente non importa nulla delle regole e non capisce che per ogni morto ha un po’ di responsabilità. Ma credo che dovrebbero essere gli stessi esercenti ad invitare di continuo al rispetto. Quando lo faccio, i ragazzini mi danno del vecchio». Ed è per questa situazione che «è un bene che sia stata introdotta la zona arancione nonostante l’indice fosse inferiore a 1». Tutti i sindaci sono subissati dalle richieste di dati e di chiarimenti. «Probabilmente -dice il sindaco di Cornuda Claudio Sartor- non stanno bene le indicazioni generali e quindi sperano in qualche indicazione diversa da parte nostra».

Ultimo aggiornamento: 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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