Terapie intensive: «Pronti a usare le sale operatorie»

Venerdì 9 Aprile 2021 di Mauro Favaro
Terapie intensive: «Pronti a usare le sale operatorie»

TREVISO - A un passo dal livello di emergenza che prevede la trasformazione di parte delle sale operatorie di Montebelluna e Treviso in piccole unità di Terapia intensiva Covid.

Negli ospedali della Marca l'allerta è massima. Le Rianimazioni, in particolare quelle di Montebelluna e Vittorio Veneto, sono più che mai sotto pressione per i continui ricoveri di pazienti positivi al coronavirus. Nelle ultime 48 ore il piano straordinario è stato sul punto di scattare. Solo l'apertura di 2 nuovi posti nella Terapia intensiva di Conegliano ha consentito di evitare la riconversione della piastra operatoria dell'ospedale di Montebelluna in un'area intensiva con 4 letti. Poi la situazione è leggermente migliorata. 


LIVELLO DI GUARDIA

Ad oggi in tutta l'Usl ci sono 10 posti liberi nelle Rianimazioni Covid. Ma c'è il timore che la necessità di ricorrere alle sale operatorie sia solo rinviata. «Negli ultimi giorni c'è stata una forte pressione, per questo avevamo pensato al piano che prevede prima l'uso della piastra operatoria dell'ospedale di Montebelluna, per un totale di 4 posti, e poi eventualmente anche quello della piastra operatoria dell'ex Urologia del Ca' Foncello, dove si possono ricavare 8 posti spiega Antonio Farnia, direttore dell'unità di Anestesia e rianimazione di Treviso poi, però, c'è stato un miglioramento, anche grazie all'immediata apertura di due posti in più nella Terapia intensiva di Conegliano. Parallelamente, sono tornati liberi altri tre posti a Montebelluna. Questo ci dà un po' di sollievo e ci permette di essere un po' più tranquilli. Ma non si può ancora abbassare la guardia». 


GIOVANI IN RIANIMAZIONE

L'età dei pazienti ricoverati è sempre più bassa. Oggi in Rianimazione ci sono anche due persone di 33 e 39 anni impegnate in una dura lotta contro l'infezione da coronavirus. Davanti a questa situazione, il piano di emergenza resta pronto. A livello generale, nella Marca l'epidemia sembra rallentare la propria corsa. L'indice Rt è sceso sotto l'uno, fermo restando che non c'è ancora un'inversione di tendenza. Ma gli effetti di questo rallentamento ancora non si vedono negli ospedali. Complessivamente sono sempre oltre 300 i pazienti Covid positivi ricoverati nei reparti ordinari e nelle aree critiche. Più di 40 si trovano proprio nelle Rianimazioni. «I contagi non sono spariti: il virus continua a circolare sottolinea Farnia il punto è che stavolta non siamo partiti da zero. La nuova ondata ha preso forma quando le Terapie intensive ospitavano ancora tra i 10 e 14 pazienti Covid positivi». Tra i ricoverati ci sono anche persone di 80 anni. Alcune avevano già ricevuto la prima dose del vaccino. Mentre nessuno tra quelli che hanno sviluppato gravi complicanze aveva completato la profilassi anche con i richiami. Proprio sulla questione del vaccino anti-Covid ora si apre un nuovo fronte.

 
VACCINI OBBLIGATORI

L'Anaao-Assomed chiede che non sia obbligatorio solo per il personale sanitario ma anche per tutti gli altri cittadini. O almeno per quelli che hanno contatti diretti con il pubblico. «Ben venga la vaccinazione obbligatoria per il personale sanitario, ma a cosa serve se appena usciamo dagli ospedali c'è la libertà di non vaccinarsi? chiede il segretario Pasquale Santoriello, medico in servizio nell'ospedale di Montebelluna a questo punto il vaccino dovrebbe essere obbligatorio anche per tutte le altre categorie che danno servizi al pubblico. C'è il ballo il rischio di non raggiungere l'immunità di gregge, fondamentale per mettersi l'epidemia veramente alle spalle». Nel frattempo il virus non si ferma. Ieri sono mancate altre 7 persone che erano risultate positive. Con questi ultimi, sale a quota 1.717 la triste conta dei lutti registrati nella Marca in poco più di un anno e un mese di epidemia. Sempre nelle ultime 24 ore sono emersi 179 nuovi contagi. La buona notizia è che sta calando il numero di trevigiani in isolamento perché positivi. Adesso sono esattamente 3.477: meno 38 in un solo giorno. 

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