TREVISO - Coronavirus nelle scuole: boom di quarantene negli asili. I numeri sono netti. A due settimane dal suono della prima campanella, il Covid è entrato in 95 sezioni degli istituti della Marca (+22 negli ultimi quattro giorni). Nello specifico, 33 classi sono state messe in quarantena e 62 in monitoraggio (in queste ultime, dalla seconda elementare in su, i ragazzi possono continuare a frequentare dopo la conferma di un unico caso di positività). Il prezzo più alto lo stanno pagando le materne. Qui è già scattato l’isolamento collettivo per 13 sezioni. Il 40% del totale. Tra le altre, ci sono poi 7 classi delle elementari, 7 delle medie e 4 delle superiori. A conti fatti, oltre 600 alunni del trevigiano sono già tornati alla didattica a distanza, per quanto possibile in relazione all’età.
L’ANDAMENTO
L’andamento dei contagi conferma come il coronavirus si stia accanendo sui più giovani, per ora fortunatamente con sintomi lievi. «Nell’ultima settimana sono emersi in tutto 452 nuovi contagi. E nel 25% dei casi sono stati colpiti bambini e ragazzi con meno di 12 anni – fa il punto Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca – È una quota elevata. Non potendo essere vaccinati, l’unico modo per ridurre il rischio di contagi tra gli under12 è quello di rispettare al meglio i distanziamenti, indossando la mascherina ed evitando gli assembramenti che a volte si vedono quando scendono dai bus.
LA CAMPAGNA
Sul fronte delle vaccinazioni anti-Covid, intanto, la terza dose non decolla. L’Usl ha messo a disposizione da ieri dei posti nei centri vaccinali di Villorba, Vedelago e Godega riservati agli 11.383 pazienti fragili, con patologie o con terapie che provocano immunosoppressione. Ma nonostante gli avvisi degli ospedali, tramite sms e telefonate, le prenotazioni attraverso il portale regionale online scarseggiano: al momento non c’è una corsa al richiamo aggiuntivo. Tanto che adesso l’azienda sanitaria è pronta a cambiare organizzazione vaccinando i fragili direttamente negli ospedali, come fatto per la prima e la seconda dose. «Il messaggio non è passato. Nelle prossime ore ci sarà una riunione tra primari e medici per contattare queste persone spiegando loro l’importanza della terza dose – chiarisce Benazzi – se poi l’adesione continuerà a essere bassa andremo a riattivare le vaccinazioni direttamente negli ospedali. Bisogna fare presto». Anche perché si punta ad avviare la campagna per la terza dose tra i 5.600 ospiti delle 54 case di riposo della Marca già a partire dal 7 ottobre.
L’EPIDEMIA
In tutto ciò, i dati confermano che l’epidemia nel trevigiano sta rallentando. Il tasso medio provinciale è sceso a 49 casi per 100mila abitanti. E anche i ricoveri negli ospedali stanno diminuendo. Oggi sono 57 i pazienti positivi ricoverati nei reparti Covid. In Terapia intensiva si è scesi a 4: due a Treviso, compresa la 28enne al settimo mese di gravidanza che resta in pericolo di vita, e due a Vittorio Veneto. Purtroppo, però, ieri il coronavirus ha fatto un’altra vittima: un 69enne che non si era vaccinato, già colpito da diverse altre patologie, ha perso la vita nella Rianimazione di Vittorio Veneto dopo aver lottato per un mese in ospedale contro l’infezione da Covid. Con quest’ultimo salgono a 1.839 i lutti tristemente registrati nella Marca in poco più di un anno e sette mesi di epidemia.