La corsa dei camerieri col vassoio in mano: Vlad è il più bravo di tutti

Lunedì 19 Ottobre 2020 di Michele Miriade
La corsa dei camerieri col vassoio in mano: Vlad è il più bravo di tutti

TREVISO Pochi, ma buoni. Mettiamola così. Solamente sei i partecipanti (e una sola donna) alla 15° riedizione del Gran premio Camerieri in Treviso ieri mattina lungo le vie del centro. Una sfida, risorta nel 2006 grazie alla Congrega per il recupero delle tradizioni trevigiane presieduta da Giorgio Fantin, ricordando i fasti quando dagli anni Cinquanta ai Sessanta Treviso era stata la prima città a proporre tale originale sfida. Sei concorrenti e a vincere è stato Vlad Lisagor, moldavo di 32 anni del ristorante Odeon alla Colonna di Treviso. Ma a tagliare il traguardo in volata era stato Salvatore Di Carlo di Treviso dell'Old Wild West di Silea però il suo vassoio non era pulitissimo, lungo il percorso aveva versato del vino rosso e quindi retrocesso dai giudici. 
IL TRACCIATO Lungo il percorso di 1800 metri, dal Battistero del Duomo fino a Corte San Parisio, attraversando piazza dei Signori, San Vito, Rinaldi e i Buranelli, i partecipanti dovevano sostenere con una mano e camminando, il vassoio con una tazzina da caffè (vuota), una bottiglietta di birra Follina e due calici di vino rosso, quel vino che ha tradito appunto Di Carlo risultato però il più giovane partecipante avendo 21 anni. E il meno giovane? Paolo Casteller, 60 anni, come sempre in elegante smoking, patron del Good Devil Pub di Varago. Alle spalle del vincitore si è piazzato Nicola Spizzotin di Dosson cameriere alla pizzeria 081 di via Bibano a Treviso, terzo Casteller premio eleganza: «Lo stile e l'abbigliamento - afferma è alla base del nostro mestiere, come l'educazione». 
IL CAMPIONE Il vincitore Vlad Lisagoer: «Una bella iniziativa, da portare avanti con più partecipanti, io sono alla terza edizione e sono felice di aver vinto come il primo anno». Una sola donna al via, Sabina Michieletto di Mogliano dell'hotel Villa Fiorita di Monastier. Con grande tranquilla si è presa più tempo degli uomini, 17', tanto non aveva rivali per la vittoria dopo il teezo posto dello scorso anno. «Mi piace questa iniziativa. È stata una bella sfida anche se stavolta non c'è stata competizione con le donne, il Covid le ha tenute distanti». Ugualmente soddisfatto Giorgio Fantin: «Nonostante le problematiche dettate dal Covid, è andata bene, ovvio che speravo in più partecipanti, ma diversi sono mancati all'ultimo, d'altro canto il periodo è quello che è, ma sono contento che la festa si sia svolta». L'appuntamento è stato anche l'occasione per ricordare Arturo Filippini del ristorante Alfredo di Treviso vittima del Coronavirus. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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