Concussione e truffa, indagato l'ex comandante del Corpo forestale

Martedì 28 Gennaio 2020 di Giuliano Pavan
Un'auto del corpo forestale in servizio
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VALDOBBIADENE - Concussione, induzione indebita, peculato, truffa ai danni dello Stato, abuso d’ufficio, falso e detenzione abusiva di armi. Sono le ipotesi di reato contestate a Tiziano Padovan, 61enne di Crespano del Grappa, finito al centro di un’inchiesta della procura di Treviso per le sue presunte condotte quand’era (oggi è infatti in pensione, ndr) comandante del Corpo Forestale di Valdobbiadene e responsabile del Comando Cinofilo del Cfs di Volpago del Montello. Il sostituto procuratore Anna Andreatta, titolare del fascicolo, ha inviato nei giorni scorsi l’avviso di chiusura indagini a lui e ad altre sei persone: si tratta di Massimo Boaro, 54enne di crespano del Grappa e legale rappresentante della “Max Ornithology” di Loria, Luciano Criconia, commerciante di 66 anni di Noale, Radames Visentin, autista 53enne di Pederobba, Andrea Mancini, 42enne di Trevignan, e i responsabili dell’attività vivaistica e gestori dell’ex vivaio forestale “Onè” di Crespano del Grappa Saverio Torresan, 58enne di Crespano del Grappa, e Maurizio Mocellin, 61enne di Borso del Grappa. Le posizioni degli altri indagati, come si legge dell’avviso di chiusura indagini, risultano marginali rispetto alla figura di Padovan. «Sapevamo dell’indagine ma non abbiamo ancora visto il fascicolo - ha affermato l’avvocato difensore Giorgio Lovadina - Di certo posso dire che i titoli di reato sono gravi ma i fatti che vengono contestati hanno una dimensione molto ridotta. Vedremo in seguito il tenore delle prove, se ci sono e che rilevanza possono avere. Ci saranno sicuramente delle norme procedurali e sostanziali che prenderemo in considerazione». 

LE CONTESTAZIONI
L’inchiesta è partita agli inizi del 2018, poco dopo il passaggio del Corpo Forestale alla ‘Arma dei Carabinieri. Secondo gli inquirenti l’ex comandante della forestale di Valdobbiadene avrebbe voluto “aggiustare” alcune anomalie del magazzino per evitare guai. In realtà per la procura avrebbe finito per fare di peggio. Abusando della sua qualifica, scrive il pm, Tiziano Padovan avrebbe infatti indotto Massimo Boaro a emettere una fattura per la fornitura di materiali alla forestale (merce mai consegnata, ndr) da quasi 4.500 euro per regolarizzare un’altra fornitura effettuata da Luciano Criconia che, nello specifico, non poteva negoziare con la pubblica amministrazione. Sempre da Boaro si sarebbe fatto poi consegnare 2.500 euro per l’organizzazione di una cena di rappresentanza. I due sono anche accusati di truffa per aver “gonfiato” un’altra fattura riguardante la vendita di beni al Cfs: 6.200 euro incassati dalla pubblica amministrazione a fronte di merce del valore di 1.500.

GLI EPISODI
Un’altra accusa mossa contro l’ex comandante è quella di peculato. Riguarda la vendita a Massimo Boaro e a Radames Visentin, in diverse occasioni, di mangime per cani del comando cinofilo a 25 euro quando il valore era di 50. Stessa accusa mossa contro Saverio Torresan e Maurizio Mocellin: i gestori dell’ex vivaio, secondo il pm, si sarebbero appropriati di alcune piante dell’ex vivaio del Corpo Forestale consegnandole a Padovan, che le avrebbe a sua volta regalate ad amici e conoscenti. Nei 17 capi d’accusa, Tiziano Padovan è inoltre accusato di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale: in più di 40 occasioni avrebbe attestato falsamente la sua presenza in ufficio o l’effettivo svolgimento delle sue mansioni. In altre parole si assentava da lavoro senza giustificazione incassando indebitamente lo stipendio. Nel corso delle indagini è anche emerso che il 61enne deteneva, senza averne denunciato il possesso e quindi abusivamente, 18 cartucce calibro 7,65, 67 munizioni calibro 221.R, e 4 cartucce 4x4 parabellum. Ipotesi di reato contestata anche ad Andrea Mancini, scoperto con 29 proiettili Magtech Tecnologically Advance calibro 32 , e a Radames Visentin, che aveva invece 7 cartucce calibro 7,62, una calibro 22 LR, una calibro 357 magnum e 36 calibro 7,65. Visentin è infine accusato di ricettazione per essere stato trovato in possesso di materiale del Cfs.
Ultimo aggiornamento: 08:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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